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Venerdì 3 maggio 2024

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Una passeggiata nel centro storico di Manta, tra monumenti civili e religiosi

Da Santa Maria del Monastero, una delle più antiche chiese del Piemonte sud-occidentale, all’arco di San Giorgio, alle cappelle campestri e collinari

La Guida - Una passeggiata nel centro storico di Manta, tra monumenti civili e religiosi

Manta – Sono tanti gli itinerari da scegliere per godere di tutto quanto Manta offre: la collina, con i sentieri ombrosi e le fresche fontane; le vecchie strade che nascondono improvvisi angoli caratteristici, antichi cortili, meridiane quasi cancellate dal tempo o parchi nobiliari gelosamente conservati; la pianura dalla quale il castello appare nello scenario del Monviso.

 Iniziando da Santa Maria del Monastero, di proprietà comunale, che fu il primo luogo di culto di Manta ed è uno dei più antichi monumenti cristiani del Piemonte sud-occidentale. 

La sua presenza è accertata per la prima volta nel 1128 in un documento di donazione di terreni.

La chiesa ebbe alterne vicende di splendore e di rovina, e fu frequentata dalla gente di pianura fino al 1673, quando si aprì al culto l’attuale parrocchia di Santa Maria degli Angeli. Al suo interno si trovano interessanti affreschi dei primi decenni del Quattrocento, fervido periodo pittorico del Saluzzese.

In piazza Cavour, dopo uno sguardo a nord verso le belle case sei-settecentesche del “borgo nobile”, subito appare la facciata dell’attuale chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, dove spicca una tradizionale rappresentazione della Santa Sindone, accoglie un prezioso fonte battesimale del 1450, commissionato per l’antica parrocchiale del Castello e trasferito all’attuale dimora alcune decine d’anni fa. 

Nella chiesa si trova un bellissimo organo, costruito nel 1906 da Francesco Vittino, della celebre famiglia di organari centallesi. Uscendo, troviamo le forme slanciate del campanile in mattone grezzo, eretto nel 1746.

 Avviandoci al castello, sulla facciata di una costruzione d’epoca in piazza Mazzini, si ammira un buon esempio di fregio seicentesco in terracotta, il migliore, per stato di conservazione, fra i diversi esistenti in paese.

 Dopo la visita all’antica parrocchiale e al castello, discendendo per la via omonima incontriamo uno dei simboli di Manta: la torre di guardia facente parte delle mura del ricetto medioevale e trasformata, nel tardo Ottocento in torre campanaria. 

Proseguendo la discesa si fiancheggia la chiesetta di San Biagio, opera già documentata nel 1504, e per arrivare sulla via Garibaldi si attraversa l’antica porta del Comune (arco di San Giorgio), conservata nelle sue linee originali. Sull’arco del portone d’accesso al cortile è leggibile ancora la scritta latina di benvenuto a chi vi entrava. L’edificio è stato casa comunale nel corso del diciannovesimo secolo. Ora è proprietà privata. Svoltiamo ora a mezzogiorno verso il borgo di San Rocco.

Superando sulla destra “’l truchet”, che collega via Garibaldi con la zona del Castello presso San Biagio, al n. 176 appare sul muro di destra una figura dipinta di antica devozione (San Sebastiano), che pare risalga al XIV secolo.

 Si raggiunge poi la chiesa di San Rocco, eretta, per voto, dopo la peste del 1630. È dedicata a Sant’Antonio e a San Rocco. La domenica prossima al 17 gennaio vi si svolgono le funzioni religiose in onore di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali. Si organizza, inoltre, il tradizionale “incanto”, cioè una specie di asta a offerta pubblica su prodotti locali. La penultima domenica di agosto, festa del borgo, Messa e benedizione in onore di San Rocco e festeggiamenti popolari che durano tre giorni. La sua manutenzione è curata dal Comitato e dai residenti del Borgo.

Superata la chiesa si arriva a un ultimo angolo caratteristico: il mulino di San Rocco, ben conservato dalla famiglia proprietaria anche nei meccanismi di movimento, come memoria di civiltà contadina.

 Da non tralasciare, infine, le antiche cappelle (campestri o collinari) che vantano splendidi ex voto e piccoli tesori di storia o d’arte : San Leone, patrono del paese, San Rocco, San Biagio, San Giacomo ora chiesetta degli Alpini.

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