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Giovedì 2 maggio 2024

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La scultura tra disciplina estetica e cultura antica

Raffaele Mondazzi a Cuneo per gli Ottocento anni della città realizza il monumento “Allegoria dei fiumi Gesso e Stura” che si trova alla rotonda di piazza Torino

La Guida - La scultura tra disciplina estetica e cultura antica

Raffaele Mondazzi, nato a Mercato Saraceno (Forlì) nel 1953, si trasferisce nel ’60 a Torino, dove frequenta il Liceo artistico e il corso di Scultura di Sandro Cherchi all’Accademia Albertina di Belle Arti. Dal 1975 è sttao assistente di Scultura presso lo stesso Istituto. Negli anni 1982-83 tiene un corso di restauro di scultura antica presso la Missione Archeologica Italiana di Hyerapolis di Frigia (Turchia) diretta da Daria Ferrero De Bernardi, e i Musei Archeologici di Istanbul e Smirne. Stimato professore è stato artista di successo. Il 29 novembre di quattro anni fa è morto tragicamente a 66 anni appena compiuti, cadendo dal tetto di un capannone di sua proprietà.

“Basta trovarsi – scrive Angelo Dragone – davanti un’opera di Mondazzi per intendere ciò che possa significare il valore discriminante della presenza, o non, d’una ineludibile storicità, senza la quale ogni ipotesi di autenticità irrimediabilmnte scade in uno sterile esercizio manuale che, per la Scultura, significa un consegnarsi ai più generici stereotipi di un esornativo livello paracimiteriale, di cui si vedono circolare, ahinoi, gli esemplari più triti e tronfi insieme, col plauso di troppi. Balza viva, al confronto, nei lavori di Mondazzi – anche in quelli che più da vicino sentono il fascino dell’antico, quasi suggerendo discendenze dedalico-cretesi o da Olimpia ma neppure immemori d’un tenero Prassitele sensibile al contingente della vita – la perentoria genuinità che dà eloquenza ai sentimenti veri e al senso di un’attualità di cui, bisogna crederlo, l’arte è necessariamente chiamata a rendere testimonianza”.

Ha esposto in mostre collettive e personali tra queste negli Istituti Italiani di Cultura di Istanbul e Bucarest, alla Sala degli Antichi Chiostri ed al Palazzo della Regione Piemonte a Torino e ha eseguito opere di committenza pubblica: monumenti a Gesico, Alassio, Pietra Ligure, Gabiano Monferrato, Ventimiglia, Chiusanico, Ormea, Asti, al Colle dell’Agnello, Carrù, Villanova Mondovì, Saint-Vincent. A Cuneo per gli Ottocento anni della città realizza il monumento “Allegoria dei fiumi Gesso e Stura” che si trova alla rotonda di piazza Torino. Ad Asti esegue la copia della statua quattrocentesca di San Secondo posta sulla facciata della chiesa dedicata al santo ed il ritratto bronzeo di Giovanni Pastrone nel Teatro Alfieri.

“Per Raffaele Mondazzi la pietra è vivente con possibilità anzi necessità di divaricarsi ed articolarsi; lo scultore asseconda questa potenzialità. Le figure della metamorfosi non conducono a Proteo, per dirla secondo il mito, identico nel tramutarsi, invece all’arpia, al tritone, al centauro, all’angelo, che sono figure doppie o multiformi.
Una figura dell’esperienza che lo seduce è la capigliatura, che ha nessuna forma in particolare, ma conferisce evidenza a tutte le forme del vento: gran prova per lo scultore che agisce su materia rigida e dura” coì dice Pino Mantovani, mentre per Giorgio Auneddu “Per Mondazzi la scultura vale come esercizio di disciplina estetica, ma anche di buona etica rivolta alla saggia cultura antica, per ritrovare le radici dell’uomo”.

Sue opere sono in collezioni private a Torino, Asti, Stresa, Pessione, Mondovì, Cuneo.

Orfeo - Raffaele Mondazzi

Orfeo – Raffaele Mondazzi

Atamante 1996 marmo di Ormea - Raffaele Mondazzi

Atamante 1996 marmo di Ormea – Raffaele Mondazzi

Angelo rosso 1987 ceramica Raffaele Mondazzi

Angelo rosso 1987 ceramica Raffaele Mondazzi

Raffaele Mondazzi-

Raffaele Mondazzi-

Dioniso 1989 Gesso - Raffaele Mondazzi

Dioniso 1989 Gesso – Raffaele Mondazzi

Ippocampo 2010 ceramica Raffaele Mondazzi

Ippocampo 2010 ceramica Raffaele Mondazzi

Ofio Raffaele Mondazzi -

Ofio Raffaele Mondazzi –

Raffaele Mondazzi

Raffaele Mondazzi

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