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Domenica 28 aprile 2024

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Lungo i sentieri di Villanova Mondovì tra arte, cultura e devozione religiosa

Tra prati, boschi, grotte di origine carsica e cime, alla scoperta di una natura incontaminata e di un ricco patrimonio storico artistico di cappelle, chiese, affreschi

La Guida - Lungo i sentieri di Villanova Mondovì tra arte, cultura e devozione religiosa

Villanova Mondovì – Villanova è un territorio ricco dal punto di vista paesaggistico, capace di unire l’escursionismo ad elementi dal grande valore storico ed artistico. 

Dalla frazione di Branzola, è possibile intraprendere una camminata di semplice difficoltà che inizia tra i prati verdi ed in un’ora a piedi permette di raggiungere la cappella di Sant’Antonio, immersa invece in un bosco fitto ed apprezzato in particolare dagli escursionisti in mountain bike e a cavallo. L’itinerario è interessante poiché costeggia il territorio che in futuro ospiterà l’invaso Serra degli Ulivi. Per iniziare il percorso è necessario incamminarsi dal centro di Branzola, dove sorge l’Asilo Regina Pacis, e dirigersi in direzione Cuneo. Dopo appena 50 metri si svolta a sinistra, dove è segnalata la direzione “Ncl. Denina e Fenoglio” e si continua per la strada asfaltata e poi, dopo circa un kilometro, si svolta seguendo il cartello “Loc. Ponzi e Rolando”. Una volta raggiunto Sant’Antonio è possibile continuare l’escursione percorrendo il sentiero sulla sinistra che conduce verso le frazioni Rolando e Garavagna. In questo percorso, con appena 15 minuti di deviazione, si raggiunge il lago di Pianfei. Continuando verso Garavagna, si può continuare verso località Paganotti oppure seguire la via più breve per Villanova. In entrambi i casi si raggiunge infine la Grotta Dei Dossi: la prima grotta ad essere stata scoperta in provincia di Cuneo, nel 1797, e la prima ad essere illuminata elettricamente con trenta lampade Edison ed un generatore a petrolio nel 1893. 

Dalle grotte di origine carsica è possibile ritornare verso Branzola in modo da svolgere un’interessante camminata ad anello completamente immersi nella natura, in meno di tre ore di camminata a passo tranquillo.

Altrimenti è possibile continuare in salita verso le pendici di Monte Calvario per scoprire la sua pineta ed un paesaggio caratterizzato dai dodici piloni votivi che ripercorrono la Via Crucis. Una volta giunti sulla sommità, si può deviare per raggiungere uno dei luoghi più suggestivi di Villanova, ovvero Caporale. Luogo immerso nella natura in cui è presente una Croce poco famosa e ormai quasi nascosta dalla folta vegetazione, ma che risulta essere, per gli esploratori più attenti, un ottimo punto panoramico da cui scattare foto o semplicemente godersi il panorama. 

In località Caporale è possibile intraprendere diversi percorsi, apprezzati anche a cavallo, che uniscono Villavecchia con Garavagna e Roccaforte.

Sempre dalla cima di Monte Calvario inizia inoltre uno dei percorsi devozionali tra i più suggestivi e ricchi di storia e arte dell’intero Monregalese. Prima tappa: San Bernardo, cappella che viene citata per la prima volta nel XVI secolo, ma è di certo antecedente, anche se di difficile datazione. La piccola e semplice cappella, arricchita con un porticato nell’800, è infatti dedicata a San Bernardo, il protettore dei viandanti della montagna e racchiude decori seicenteschi. Da qui è possibile scendere verso Roccaforte seguendo quelli che erano i sentieri usati dai partigiani durante la Resistenza per arrivare fino al Santuario di Santa Lucia. Per i più intrepidi è possibile invece continuare ancora e raggiungere, in circa 30 minuti di cammino, l’antica chiesa di San Maurizio, pieve romanica posta sul pendio collinare non distante dal paese di Roccaforte. Gli affreschi più antichi si collocano tra l’XI ed il XIII secolo e sono in stile romanico bizantino. Particolarmente interessanti sono il velario e le fasce decorative che raffigurano animali, mostri e immagini fantastiche dal grande significato simbolico. 

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