La grande chef autodidatta Ana Roš è la protagonista del quarto dialogo de “La via selvatica”, disponibile da oggi (sabato 12 dicembre) sul sito www.ceretto.com. Il progetto, curato da Matteo Caccia e proposto dalla Famiglia Ceretto, si compone di 12 dialoghi che fanno emergere le esperienze dei protagonisti. É un percorso lungo un anno che indaga la natura selvatica e autentica, le sue regole immutabili, la sua ostinata capacità di ripetersi, la sua ricerca di un’armonia smarrita, di un equilibrio virtuoso in cui l’uomo sia capace di interagire con rispetto nella consapevolezza che la vera protagonista è la natura.
“Nel cuore delle valli slovene, Ana Roš ha trasformato un ristorante per camionisti di passaggio in una meta da raggiungere per assaggiare il gusto e l’anima selvatica di una terra, e della sua gente. Dai fiori di campo, alla trota marmorata dell’Isonzo” spiega Matteo Caccia introducendo la protagonista della conversazione dal titolo “Prime materie prime”, in cui la chef racconta la sua vita, la storia del ristorante gestito con il compagno Valter e la scelta di diventare chef.
“L’autocritica è la cosa più importante nella vita, nel senso che è importante guardarsi allo specchio ogni volta che stai facendo qualcosa, vedere i tuoi sbagli, perché sugli sbagli, sui dubbi cavalchiamo, non cavalchiamo sui successi – afferma Ana Roš -. Bisogna avere una visione, un sogno della vita, una motivazione che viene da noi e ci fa dire che ce la puoi fare. Qualsiasi cosa facciamo e qualsiasi cosa studiamo ci aiutano nella vita ad essere migliori, più interessanti, più educati, più aperti.”