Clavesana – La necessità di “fare qualcosa” per cambiare ha imposto a Bruno Terreno, ex sindaco di Clavesana dal 2004 al 2009, una profonda riflessione che lo ha portato di conseguenza alla volontà di ricandidarsi nuovamente a primo cittadino del paese alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno 2024.
Il geometra, classe 1969, libero professionista da 32 anni con studio in Carrù, ma originario di Clavesana, ha deciso di rimettersi in gioco e, nell’attesa che la volontà delle urne sancisca il risultato finale, esce allo scoperto dopo aver definito la sua squadra elettorale. “Il gruppo è formato da nove persone con le quali c’è stata subito grande intesa, pronte a rappresentare al meglio la comunità clavesanese – dice Terreno -, uomini e donne strategicamente ben presenti in ogni punto del territorio, dalle colline alle borgate, alle frazioni e al concentrico per poter avere la massima trasparenza. Ognuno di noi lavorerà e collaborerà alla vita comunale per permettere ai cittadini di poter comprendere sempre le decisioni prese finalizzate al bene del nostro paese. Diciamo che alla decisione di ricandidarmi hanno contribuito anche molti concittadini che sentono profondamente questa voglia di dare una svolta decisiva”.
Terreno vanta un’esperienza pregressa come amministratore pubblico che parte dal 1995 fino al 2004, quando ricoprì anche il ruolo di consigliere e assessore. Profondo conoscitore del territorio in cui abita, nutre una grande passione per il lavoro della terra che coltiva nell’ambito della sua proprietà.
A breve sono previsti una serie di incontri pubblici per la presentazione della lista e del programma.
“La situazione di Clavesana ci ha suggerito di metterci in moto per una proposta credibile e concreta – conclude l’aspirante sindaco -. Il contesto in cui andremo a operare, se i cittadini ci daranno fiducia, è complesso e richiede di unire saggiamente prudenza e coraggio. Solo valorizzando il buono che c’è e accompagnando lo sviluppo del paese con scelte amministrative lungimiranti, Clavesana potrà trovare una rinnovata vocazione turistica, agricola e comunitaria: è necessario, partendo dai bisogni dei residenti storici e dei nuovi abitanti, inoltre, lavorare quotidianamente per la costruzione di un contesto che mantenga, e anzi moltiplichi, la propria attrattività per chi ha la possibilità di investire virtuosamente sul nostro territorio. Le famiglie, il piccolo tessuto produttivo, i nostri giovani saranno i protagonisti delle politiche che proveremo ad elaborare in modo condiviso come obiettivi primari del programma che stiamo definendo.”