“La locandiera”, tra i più fortunati e rappresentati testi di Carlo Goldoni, rivive sul palco del Teatro Toselli martedì 5 marzo, in un omaggio al grande commediografo e ad un testo in grado di riscrivere la storia che ha come protagonista Sonia Bergamasco sotto la regia di Antonio Latella.
Lo spettacolo, una produzione Teatro Stabile dell’Umbria che inizia alle 21, vede inoltre sul palco Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo e Valentino Villa.
Tutto ruota intorno al tema dell’eredità. Mirandolina seduta sul letto di morte del padre riceve in eredità la locanda, ma anche l’ordine di sposarsi con Fabrizio, il primo servitore della stessa.
“Credo che Goldoni con questo testo abbia fatto un gesto artistico potente ed estremo, un gesto di sconvolgente contemporaneità – scrive il regista Antonio Latella – : innanzitutto siamo davanti al primo testo italiano con protagonista una donna, ma Goldoni va oltre, scardina ogni tipo di meccanismo, eleva una donna formalmente a servizio dei suoi clienti a donna capace di sconfiggere tutto l’universo maschile, soprattutto una donna che annienta con la sua abilità tutta l’aristocrazia. Di fatto Mirandolina riesce in un solo colpo a sbarazzarsi di un cavaliere, di un conte e di un marchese. Scegliendo alla fine il suo servitore come marito fa una scelta politica, mette a capo di tutto la servitù, nobilita i commercianti e gli artisti, facendo diventare la locanda il luogo da dove tutta la storia teatrale del nostro paese si riscriverà”.
Biglietti sul sito del Comune di Cuneo oppure al botteghino del teatro il giorno dello spettacolo a partire dalle 16.
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