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Giovedì 2 maggio 2024

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Corpose pillole matematiche generano suggestioni visive per il piacere degli occhi

Un dialogo dunque tra razionalità e genialità, tra intelletto e sguardo, tra formule e forme

La Guida - Corpose pillole matematiche generano suggestioni visive per il piacere degli occhi

Un libro per matematici, certo, ma anche per tutti coloro cui piace, stimolati dalla curiosità, seguire l’avventura dello sguardo qui corroborata da un solido fondamento scientifico. L’idea di cercare delle tracce parallele di ispirazione tra un matematico e un artista non è forse nuova, ma i risultati sono comunque originali.
Il matematico ci dice che la sua scienza sposa le suggestioni artistiche confermando la propria vitalità e ricchezza non solo razionale, ma anche emotiva. In altre parole, se i principi matematici sono letti alla luce dell’arte possono dare origine a composizioni figurative di forte impatto emotivo.
D’altro lato l’artista ravvisa nella matematica quel “principio di regolarità” che per certi versi corregge, ma certo non annichilisce, le fughe verso l’irrazionale.
Un dialogo dunque tra razionalità e genialità, tra intelletto e sguardo, tra formule e forme in cui nessuno dei due può dire di sopravanzare l’altro. Rimangono nel proprio campo d’azione anche se accolgono l’eco del “compagno di gioco”. Perché in fondo, confessa l’artista, si tratta di dare figura a concetti, ben sapendo che il sapere va cercato sull’altra sponda, qui al più si può “giocare” con gli elementi figurativi.
Linee e numeri sono le due sfide che la matematica pone all’arte. Il matematico prende in considerazione singoli teoremi, l’artista li visualizza in un gioco di colori densi. L’assenza di sfumature nelle immagini che ne scaturiscono rende ragione della razionalità, le forme evocano intrecci misteriosi.
Se le righe scritte dal matematico richiedono un po’ di pazienza e chiamano in causa l’intelletto, le tavole dell’artista fanno appello alle emozioni e allo sguardo che si perde talora in ipnotici disegni altre volte in curiose successioni numeriche.
Così il libro si presenta come un condensato di nozioni matematiche lette però non come sostegno alla produzione artistica, come può rintracciarsi nelle regole della prospettiva o quelle della sezione aurea, ma piuttosto come provocazione emotiva per colori e forme da distendere su foglio per il piacere degli occhi.

 

L’arte della geometria
di Eli Maor, Eugen Jost
Codice
28 euro

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