Cuneo – “166 milioni per le carceri in Italia, zero in Piemonte e a Cuneo”. Lo dichiarano i delegati Diego Bottin, Luigi Vicario e Flavio Bosco della Uilpa Polizia Penitenziaria di Cuneo. Il Mit ( Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ) del ministro Salvini ha approvato il riparto di 166 milioni di euro per ristrutturare le carceri italiane dimenticandosi delle carceri piemontesi.
In Piemonte e solo nella provincia di Cuneo ci sono quattro carceri che sono stati costruiti da oltre 40 anni. Le quattro carceri della provincia di Cuneo che ospitano oltre 800 detenuti hanno tutte “croniche esigenze e criticità strutturali” che devono essere risolte.
“Nella casa Circondariale di Cuneo – dicono i rappresentanti el sindacato – una struttura costruita dal 1950 al 1980 aperto nel 1978, l’edificio è stato oggetto di numerose ristrutturazioni negli ultimi 15 anni, che hanno determinato condizioni strutturali indubbiamente al di sopra della media. Gran parte delle ristrutturazioni sono state rese possibili dalla scuola edile presente nell’istituto da molti anni, attraverso i corsi di formazione erogati agli iscritti. Sono tuttora in corso opere di ristrutturazione, Casa di reclusione di Saluzzo costruito dopo il 1980 e aperto nel 1992, Il vecchio padiglione è stato costruito negli anni ’80 del secolo scorso (e aperto nel 1992). Il nuovo padiglione è stato inaugurato nel dicembre del 2016.
L’edificio vecchio è costituito da 7 sezioni ed è destinato alle persone detenute in alta sicurezza; l’altro, aperto nel dicembre del 2016, è composto da 4 sezioni, poi abbiamo la casa lavoro di Alba, dove tutti ben sappiamo i problemi che hanno interessato la struttura negli anni passati e che tutt’ora una gran parte della struttura si trova chiusa per lavori di ristrutturazione dell’impianto idrico sanitario a causa della presenza della legionella. L’unica parte dell’istituto effettivamente in uso è l’ex reparto dei collaboratori di giustizia, oggi destinato a internati, oltre a una piccola sezione per semiliberi/art. 21. Il reparto casa di lavoro è collocato in una palazzina a due piani, infine abbiamo la casa di reclusione di Fossano, questa costruita addirittura nel 1800 e ristrutturata nel 2007”.
“L’ancestrale disattenzione della politica e dei governi, di qualunque colore, verso il Pianeta Carceri ha causato e provoca tuttora danni enormi al sistema giustizia del Paese e pesantissime disfunzionalità all’esecuzione penale e alla gestione carceraria – continuano i delegati – Rivolgiamo il nostro appello al presidente della Regione Piemonte Cirio, auspicando che vi siano ancora spazi per interventi consequenziali e strutturali per le carceri piemontesi e di non relegare, ancora una volta, la Polizia penitenziaria al ruolo di cenerentola fra le forze dell’ordine. E la Polizia Penitenziaria manca di 17 mila unità”.
Leggimi la notizia!
|