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Venerdì 3 maggio 2024

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Anche Cuneo muri liberi per graffiti e street art

Approvate giovedì 3 agosto dalla giunta comunale le linee guida con spazi e norme che regolano l'esperienza della creatività urbana

La Guida - Anche Cuneo muri liberi per graffiti e street art

Cuneo – Il “Progetto Muri liberi – Prime linee guida per la gestione e l’utilizzo degli spazi dedicati al writing ed alla street art” è stato approvato giovedì 3 agosto dalla Giunta. Significa che potrà cominciare anche per Cuneo l’esperienza della creatività urbana, in spazi identificati e secondo agili e basilari regole. Con questo passo, Cuneo, come altre grandi città italiane e del mondo, riconosce il valore della street art, cioè dell’espressione artistica urbana, che può connotare gli spazi, rigenerare porzioni di territorio ma anche avere ricadute sul piano sociale. È riconosciuto infatti come in queste iniziative convergano creatività giovanile, produzione culturale e riqualificazione del territorio.
Su muri identificati del territorio comunale potranno da ora in poi comparire opere che rientrano nella categoria della “street art”, che ha confini e natura ben diversi dal graffito vandalico. Le linee guida definiscono i metodi di intervento.
Potranno confluire nell’elenco dei “muri liberi”, muri perimetrali di edifici o strutture pubbliche o private, magari anche deturpati da interventi non autorizzati, e in ogni caso senza particolare valore architettonico o storico.
A disposizione degli artisti ci saranno due categorie di muri: i muri liberi Standard, sempre accessibili e fruibili, in luoghi di aggregazione giovanile sul territorio comunale, su cui si potrà intervenire liberamente, senza deposito di documenti preliminari. Le opere potranno essere sovrascritte senza preavviso, sia da altri artisti sia dal Comune. I Muri liberi Standard sono: a Borgo San Giuseppe (muri, specificatamente individuati, del complesso “Sportarea”), a Madonna dell’Olmo (muro di divisione tra la scuola elementare e i giardini pubblici), a Roata Rossi (muro a delimitazione dei campi sportivi su via Don Lorenzo Borsotto), a Bombonina (muro perimetrale del nuovo playground) e allo Stadio Paschiero (Tribuna Matteotti).
Ci sarà poi la categoria dei muri liberi Gemma dove si potranno realizzare opere previa autorizzazione, sia perché le opere realizzate saranno più durature rispetto a quelle previste per i muri standard, sia perché le lavorazioni richiedono particolari accorgimenti di sicurezza in fase di lavorazione. In questo elenco al momento c’è la parete del Movicentro che delimita il parcheggio su corso Monviso.
Tutti questi “muri liberi” saranno identificati con delle targhette e sono compresi in un elenco contenuto nelle linee guida. L’elenco potrà essere implementato con nuovi spazi offerti da enti pubblici o privati, previa verifica di conformità da parte dell’Ufficio arredo urbano e tutela del paesaggio (Servizio edilizia e Pianificazione Urbanistica).
Così il vice-sindaco Luca Serale e l’assessora Cristina Clerico: “Cuneo non è nuova a esperienze di street art, ed è già segnata da opere di pregio: Piazza Boves, l’istituto comprensivo di Madonna dell’Olmo, il quartiere Donatello e il NUoVO, con il playground da poco inaugurato, sono storie di successo in questo ambito. Ora abbiamo uno strumento che consentirà di cimentarsi in questi lavori con maggiore immediatezza, secondo poche e indispensabili regole. Ci auguriamo che soprattutto i giovani abbiano voglia di cogliere questa opportunità per impreziosire la città. Siamo molto curiosi di vedere come la creatività artistica modificherà il nostro panorama”.
“Questo lavoro, iniziato dal direttivo precedente capitanato da Gabriele Fronzé e svolto in forte sinergia e comprensione da parte dell’amministrazione, darà sicuramente frutti importanti – il commento della Consulta giovanile per bocca dell’attuale presidente Gabriele Farina -. Riuscire ad unire una forma artistica così istintiva e quasi sregolata con il mantenimento del decoro pubblico è un passo importantissimo per avvicinarsi in punta di piedi ad una comunità di giovani e meno giovani che per passione creano delle opere magnifiche, ma che purtroppo spesso vengono criticati solo perché fuori dai canoni ordinari. Da oggi potranno veramente fregiarsi del titolo di artisti scollandosi di dosso l’etichetta di ‘vandalo’ “.

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