Peveragno – Torna a salire, questa volta di due unità registrate nelle giornate di ieri e oggi, il numero di cittadini positivi al tampone, che porta a otto il totale dei peveragnesi contagiati. A queste si aggiungono persone in casa con sintomi riconducibili al Coronavirus e isolamenti fiduciari per alcune famiglie. “Una situazione – illustra il sindaco Paolo Renaudi – ancora per fortuna tutto sommato tranquilla, anche se purtroppo dai comuni vicini arrivano notizie di lutti che toccano anche persone della nostra comunità”. Confermato il mercato che sarà ridotto a pochi banchi, tuttavia come previsto dall’ordinanza della Regione Piemonte, può recarvisi una sola persona per famiglia. E’ raccomandata una condotta responsabile al fine di scongiurare il rischio di chiusura.
Appaiono ancora stazionarie le condizioni di don Luca Giaccaria ricoverato al Carle, lasciando intravedere qualche piccolo miglioramento.
Grazie alla collaborazione con un gruppo di sarte locali sta inziando la distribuzione nei negozi, inizialmente in piccoli quantitativi e successivamente in numero maggiore, di mascherine in tessuto lavabili. “Si tratta di un progetto pilota sul territorio – aggiunge il sindaco – che ha risvolti duplici. Alle sarte che si sono rese disponibili a lavorare a prezzi bassissimi si riconosce una cifra per il lavoro eseguito, consentendo loro di portate a casa una piccola somma di denaro in un momento di crisi assoluta. Al tempo stesso si dota la popolazione di un importante dispositivo di protezione. Se poi i cittadini che riceveranno in dono le maschere vorranno anche solo fare una piccola offerta, il denaro sarà recuperato e reimmesso in circolo per altri progetti di sostegno alla popolazione. Dobbiamo fare prendere coscienza che se tutti indossiamo la mascherina proteggiamo gli altri e se lo facciamo in massa fermiamo il contagio”.
Continuano sul territorio i controlli da parte delle forze dell’ordine, in merito al rispetto dei decreti per il contenimento della diffusione del virus. Numerose le sanzioni comminate nei giorni scorsi, anche ai furbetti delle seconde case. E c’è chi assicura di aver visto circolare in paese auto con targa francese.