Villanova Mondovì – La realtà del liquorificio dei Fratelli Boe è una realtà autentica, non ancorata all’idea di profitto o di quantità, ma tenuta insieme dalla passione e dalla volontà di creare qualcosa di qualità indiscussa. Questo è facilmente possibile capirlo da come ne parla Antonello Boe che nel 2015, insieme al fratello Giovanni, ha deciso di fondare questa realtà che in pochi anni è riuscita a distinguersi per la qualità della lavorazione e l’altissimo livello degli ingredienti utilizzati. “Tutto è nato una sera a cena con mio fratello – spiega Antonello Boe -, volevamo creare qualcosa insieme, qualcosa di nostro. Io ho iniziato a coltivare questa passione a 16 anni grazie a mia madre che mi ha insegnato il procedimento. Da adulto spesso regalavo i miei liquori come regalo di Natale agli amici ed ho sempre notato quanto venissero apprezzati. Sia io che mio fratello abbiamo un lavoro stabile, ma volevamo creare qualcosa solo per passione, perché una tra le cose che mi emoziona di più è vedere l’espressione delle persone quando sentono i gusti dei nostri liquori”. Gli elisir per ora commerciati sono i più classici: la genzianella, l’arquebuse ed il Genepy. A cui si aggiunge il “Garombo”, il liquore speziato di loro invenzione che nasce da una mistura di diverse erbe e spezie preparate appositamente dal loro erborista di fiducia, Alfonso, del “Centro Natura” di Villanova.
Per la sua realizzazione è stato necessario provare diverse miscele fino a trovare quella che risultava più equilibrata e di carattere. Per la creazione dei liquori viene utilizzato il metodo classico, ovvero l’infusione, ma il segreto è da ricercarsi negli ingredienti, nella selezione e nella calma con cui viene realizzato e lasciata a riposare ogni singola bottiglia. La pianta della genzianella arriva da Vinadio, il Genepì da Pontechianale e poi ogni liquore viene selezionato da una giuria attenta e selezionata, ovvero gli amici più stretti che votano in base al colore, al grado alcolico e al gusto. In questo modo vengono selezionate solo le miscele e le proporzioni che più risultano soddisfacenti. Tutti i liquori vengono in seguito mantenuti a riposo per un anno in modo da verificare il mantenimento del gusto e quindi la qualità. “Quando realizzo un prodotto – continua Antonello Boe – l’unica cosa che mi interessa è la qualità. Sono mosso dalla passione e non ho bisogno di realizzare alti numeri di produzione. La filosofia aziendale è quella di fare qualcosa in “più”, il nostro non è un prodotto industriale ed infatti il nostro Genepy è commercializzato come “Gene-più”, cosi come l’”Arke-più”, perché ci teniamo a sottolinearlo”.
Il liquorificio mantiene un livello di produzione di circa 3000 bottiglie l’anno e risulta essere un’eccellenza a livello villanovese sia per la cura nella realizzazione che per la ricerca nell’utilizzare solo prodotti del territorio.
“La nostra realtà imprenditoriale – conclude Boe – è resa unica dall’attenzione che dedichiamo al prodotto. Per la scelta dell’alcool abbiamo testato cinque diversi possibilità per trovare quello con un gusto più neutro e quindi di maggior qualità, curiamo ogni fase in modo quasi maniacale. Mia mamma era specializzata nell’arquebuse e nei liquori con piccoli frutti come lamponi e fragole, ma io non apprezzo gli elisir dolci e pertanto non li abbiamo mai prodotti. Una novità che stiamo realizzando è il liquore al cedro e zafferano che è ancora in via di sperimentazione ma che se dovesse superare la rigida selezione potrebbe presto essere a disposizione dei nostri affezionati clienti”.