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Martedì 14 maggio 2024

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Condanna a 4 mesi per lesioni ai danni dell’ex compagna

Sentenza del tribunale di Cuneo, i fatti avvenuti nel monregalese

La Guida - Condanna a 4 mesi per lesioni ai danni dell’ex compagna

Cuneo – Si è concluso con la condanna a 4 mesi di reclusione e mille euro di risarcimento il processo per lesioni aggravate a carico di H.Y. uomo di origini marocchine riconosciuto colpevole del reato di lesioni aggravate ai danni della sua ex compagna avvenuto a maggio dello scorso anno.

La coppia aveva attraversato momenti difficili nel corso dei 7 anni di convivenza, con liti e separazioni temporanee; difficoltà che si aggravarono con la tragedia della morte del loro secondo figlio di appena due mesi di vita, “non è mai stato d’aiuto né prima né dopo la morte del nostro bambino – aveva riferito la donna al giudice – anzi mi aveva accusato della morte di nostro figlio. Ero stanca degli insulti e quel giorno gli dissi che dopo aver riportato nostra figlia dal parco poteva prendere la sua roba e andare via. Quella non fu la prima aggressione, quando ero incinta della nostra prima figlia mi sbatte sul letto e mi sputò in faccia dicendo che mi avrebbe fatto passare per pazza per togliermi la bambina”.

Lui però non voleva andare via da casa e la discussione divenne un’aggressione, testimoniata dal gonfiore sul volto della donna confermato dal carabiniere che ricevette la denuncia e dal referto del Pronto Soccorso, “mi aveva spinta sul divano e mi stava sopra – ha riferito la donna – ho cercato di liberarmi, ho urlato ed è arrivata mia madre che abita al piano di sotto”.

L’uomo dal canto suo ha rigettato l’accusa sostenendo che quel giorno lei aveva iniziato ad urlare con il telefono in mano dicendo di voler chiamare i carabinieri, “volevo prendere il telefono solo per evitare una nuova scenata per nulla. Eravamo in preda ad un dolore che non si può descrivere. Volevo solo vivere il mio dolore ma in quella casa non mi era permesso di piangere”.

Per il pubblico ministero l’istruttoria aveva confermato le accuse di lesioni, testimoniate oltre che dalle parti anche dal referto dell’ospedale e per questo ha chiesto la condanna dell’imputato a dieci mesi di reclusione. Stessa conclusione per l’avvocato di parte civile che ha ribadito come al di là dell’episodio la signora era vittima di quella relazione.  La difesa invece aveva chiesto la riqualificazione delle lesioni in colpose perchè l’uomo voleva solo prendere il cellulare e non colpire la compagna e quindi l’applicazione della tenuta del fatto. Il giudice ha invece accolto l’accusa di lesioni e condannato l’uomo a 4 mesi di reclusione e mille euro di multa con sospensione condizionale, oltre al pagamento delle spese processuali e di costituzione di parte civile.

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