Si appella ad Albert Camus per dar conto del proprio titolo la nuova rivista di cui è comparso da poco il primo numero. La citazione viene da “Il mito di Sisifo” laddove l’autore francese afferma con fermezza che è “male fermarsi, contentarsi di un solo modo di vedere, privarsi della contraddizione, che è forse la più sottile delle forze dello spirito”. Gli fanno eco i due direttori, Paolo Giaccone e Rocco Olita, allorché definiscono i due obiettivi del nuovo prodotto editoriale: “contribuire alla definizione di un punto di vista che non si chiuda su ragionamenti già formati (…) pria di provare a leggere quel che accade e creare un luogo per ospitare i passi di un percorso che a ciò tenda”.
Lo conferma anche la scelta fuori dal coro del supporto cartaceo, perché possa “essere materialmente soppesata, tenuta in mano, lentamente letta”. Indirizzo che culturalmente si traduce in un invito al confronto, al “rifiuto di giudizi categorici”, al pensiero che rifletta sulla “contraddizione degli eventi” in vista di “una vita comune aperta e, se possibile, giusta”.
E il primo numero non può che confrontarsi con la situazione contingente della pandemia e i suoi risvolti sociale e umani primo fra tutti l’accentuarsi del fenomeno della tendenza all’isolamento come risposta allo stress sintetizzato nella parola giapponese “hikikomori”. Tra le vittime della pandemia viene contemplata anche la sfera politica come pratica di dialogo tra persone, quindi di partecipazione e di costruzione quotidiana di una comunità. È su questa comunità che punta l’obiettivo un altro articolo individuando alcuni fermoimmagini che sono reazioni, spesso immotivate o, peggio, strumentalizzate, ai diciotto mesi a fare i conti con sacrifici e paure. E altrove vengono sottolineati gli scenari economici e sociali che si sono profilati con le loro ricadute sul futuro
Ulteriori interventi guardano invece alla realtà, per così dire, materiale: la città vuota, la questione dei rifiuti come conseguenza di un’economia del consumo. E ancora la rilettura di alcuni spazi urbani cuneesi o la risposta all’isolamento che viene dall’esperienza al Toselli di “Stasera non viene nessuno”. Tutti argomenti sempre trattati per sollevare domande e rinvigorire il pensiero.
Contraddizione N. 1
Autori Vari
3 euro
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