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Venerdì 3 maggio 2024

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Il Governo ha destinato 31.000 euro a Peveragno

Buoni alimentari per le persone bisognose, il sindaco Paolo Renaudi illustra i criteri per l'assegnazione

La Guida - Il Governo ha destinato 31.000 euro a Peveragno

Peveragno – Ammontano a 31.000 euro i fondi che il Governo ha assegnato a Peveragno per l’acquisto di generi alimentari destinati alle persone bisognose nella fase di emergenza. “Se consideriamo la cifra – spiega il sindaco Paolo Renaudi illustrando la misura – e la tariamo su un mese e se decidiamo di dare trecento euro mensili ad una famiglia di due persone per salire a cinquecento a chi ha quattro o più persone e consideriamo quindi una media di quattrocento euro a famiglia, riusciremo ad erogare buoni a circa settantacinque famiglie. Ovviamente si tratta di una stima che serve per far capire gli organi di grandezza in campo.

Il nostro Comune conta 2400 nuclei familiari e nei criteri di assegnazione indicati dal Governo sono esclusi coloro che già ricevono altri sussidi dallo Stato, indennità di disoccupazione, cassa integrazione, Rei, pensioni, reddito cittadinanza, stipendi. La misura è finalizzata a dare un sussidio alimentare a chi non ha nulla per vivere in queste settimane. Intendo chiarirlo per evitare che troppi prendano d’assalto il municipio sperando di ottenere buoni spesa: coloro che sono già inseriti nei tradizionali circuiti di assistenza del consorzio socio-assistenziale devono continuare con quelle linee di assistenza per i quali i Comuni stanziano già normalmente cifre considerevoli. Stiamo invitando le attività commerciali che vendono beni di prima necessità sul nostro territorio a iscriversi nell’elenco che stiamo predisponendo”.

L’amministrazione comunale che predisporrà dunque buoni per un valore di 31.000 euro, sta preparando l’autocertificazione che sarà scaricabile dal sito istituzionale e resa pubblica. Potrà
essere compilata online oppure direttamente per telefono, senza dover necessariamente recarsi in municipio per la consegna. I fondi saranno appannaggio esclusivamente delle famiglie che in questa fase di emergenza non stanno percependo alcuna somma e non hanno disponibilità sul proprio conto corrente per attingere ai risparmi.

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