Cuneo – Un censimento delle fortificazioni alpine del Piemonte elaborando un progetto di valorizzazione storica culturale, turistica i questo patrimonio, mediante la creazione di un apposito marchio “I Forti del Piemonte” e poi candidare la rete delle fortificazioni alpine Piemontesi con le fortificazioni confinanti dei territori francesi come Patrimonio dell’Umanità Unesco. Nell’ultimo consiglio regionale del 2020 è stato approvato un ordine del giorno ella consigliere Pd Monica Canalis sulla valorizzazione dei forti storici del Piemonte, alcuni dei quali sono in provincia di Cuneo e non solo ma si guarda alla Granda come esempio attraverso la creazione di uno specifico format turistico associato al “trekking tra i forti del Piemonte”, sulla base di alcune esperienze consolidate come il Sentiero delle Fortificazioni, itinerario di circa 60 km tra le alte valli Maira e Grana, o il Tour francese del Vauban.
Il Piemonte, terra di confine e di tradizione militare, negli anni è stata eretta una straordinaria rete di fortificazioni che ha saputo custodire la vita della popolazione piemontese, ed è oggi parte del patrimonio paesaggistico, storico e artistico-culturale. In questa rete rientrano straordinarie costruzioni, tra cui il Forte di Fenestrelle, il Forte di Exilles, il Forte di Vinadio, il Forte Bramafam e il Forte dello Chaberton, strutture uniche nel panorama europeo, purtroppo ancora ampiamente sotto utilizzate e anche caserme, casematte, bunker, ferrate.
“La ripartenza della nostra Regione – dice la Canalis – nel 2021 può appoggiarsi anche sulla valorizzazione e il rilancio dei Forti del Piemonte, che possono diventare una vera e propria attrazione culturale, sportiva e paesaggistica ed essere un elemento di identificazione e riconoscibilità della nostra montagna”.
Nel progetto oltre al marchio e la creazione in un format turistico si chiede fondi per la manutenzione ordinaria della sentieristica di accesso alle principali fortificazioni e per l’ammodernamento della segnaletica, ed effettuare questi interventi di manutenzione e progettare mostre temporanee, in luoghi idonei all’interno o nei pressi delle fortificazioni, e progettare proposte formative per le scolaresche piemontesi.
Tra le buone pratiche europee si ricordano il castello di Neuschwanstein in Baviera (1,4 milioni di visitatori all’anno), il Tour del Vauban, in territorio francese, che promuove percorsi di trekking tra le fortificazioni costruite da Vauban, il Forte di Bard in Valle d’Aosta.