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Domenica 4 maggio 2025

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A Bernezzo “foto” dipinta nel Seicento e tracce di Clemer, il Maestro di Elva

Nella chiesa parrocchiale della Madonna del Rosario il ciclo pittorico attribuito all’artista fiammingo e l’originale quadro del Moncalvo dietro l’altare

La Guida - A Bernezzo “foto” dipinta nel Seicento  e tracce di Clemer, il Maestro di Elva

Nella chiesa parrocchiale della Madonna del Rosario è presente un ciclo pittorico attribuito all’artista fiammingo Hans Clemer, conosciuto anche come il “Maestro d’Elva”. A darne l’attribuzione è stato il professor Marco Perotti (docente e professore del liceo artistico “Ego Bianchi”, morto a luglio 2023) che nel 1969 dimostrò un raffronto con le altre opere trovate in val Maira, soprattutto per “il gusto raffinatissimo nell’elaborare i guizzanti cartigli e la ricerca del movimento”. Nella chiesa parrocchiale due opere sono attribuite al Maestro di Elva: una riguarda i cartigli presenti dietro l’altare maggiore, dipinti in monocromia con fiorami e nastri; l’altra riguarda la volta della cappella sulla destra che prende il nome dell’artista fiammingo. Per quest’ultima, si può notare la divisione in quattro della volta a crociera che raffigura i simboli dei quattro evangelisti: l’aquila per San Giovanni, il toro per Luca, l’angelo per Matteo e il leone per San Marco. Per ciascuno di loro è presente una frase in latino, dai vangeli. Al centro della volta, la scritta Ihs (Gesù). La cappella di Hans Clemer è la più antica di tutta la chiesa: secondo le considerazioni dell’ex parroco don Dalmasso, le volte laterali della chiesa dovrebbero risalire al 1450.

Nato intorno al 1480 nelle Fiandre, Hans Clemer è considerato un pittore viaggiatore con particolare affezione alla val Maira, in particolare Elva. Nella parrocchiale di questo Comune, a 1.637 metri di altezza, è presente un ciclo di affreschi con le storie di Maria e di Cristo coronate da una drammatica crocefissione. Pare, dunque, che l’artista abbia operato anche nella parte più antica della chiesa parrocchiale di Bernezzo con una volta caratteristica e anche poco conosciuta. L’opera più importante per i fedeli bernezzesi rimane il quadro principale dietro all’altare (realizzato da Bruno Caccia, detto il Moncalvo) che raffigura la Madonna con in braccio il bambin Gesù che offre il rosario a Santa Caterina e a San Domenico in tonaca bianca e mantello nero; in piedi, sui due lati i patroni di Bernezzo, San Pietro e San Paolo. Intorno, i misteri del rosario. La vera curiosità dell’opera sta però nella raffigurazione della collina bernezzese sotto l’immagine della Madonna: si scorge, infatti, la collina della Maddalena con un campanile, un gruppo di case, il monte Tamone, il profilo di Rinerme e la chiesa della Madonna del Rosario (spunto per la nascita della locale compagnia del Rosario). Una “fotografia” di Bernezzo nella seconda metà del Seicento, coi tratti caratteristici del paesaggio che si possono scorgere ancora oggi.  La chiesa è aperta tutti i giorni fino alle 18.30 circa e si possono osservare i diversi quadri e dipinti.

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