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Sabato 27 aprile 2024

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Podisti bovesani ricevuti dal Papa (video)

Nell'ambito dell'iniziativa "Run & Ride for Peace" promossa da Operazione Colomba

Roma

La Guida - Podisti bovesani ricevuti dal Papa (video)

I protagonisti di “Run & Ride for Peace” sono stati ricevuti da Papa Francesco al termine dell’udienza generale del 20 marzo. Daniele Aronne (Operazione Colomba) e alcuni podisti della Boves Run, reduci dalla Maratona di Roma, hanno avuto il piacere e l’onore di incontrare il Santo Padre descrivendo l’iniziativa di sensibilizzazione alla Pace promossa da volontari del “corpo nonviolento di pace”. Una staffetta (che ha avuto come “testimone” un drappo di Operazione Colomba) che è stata portata avanti in bicicletta, vespa e, per lunghi tratti, di corsa. Ultima tappa in ordine cronologico, proprio la Maratona di Roma dello scorso 17 marzo. Piacevole ed emozionante per i protagonisti l’incontro con Bergoglio avvenuto, ironia della sorte, proprio in occasione della giornata mondiale della felicità.
Francesco si è fatto raccontare le finalità dell’iniziativa e ha autografato il drappo. Gli atleti della Boves Run hanno omaggiato il Papa con una maglietta personalizzata dell’Associazione.

“L’incontro è stato per noi un dono incredibile e difficilmente descrivibile a parole – commentano gli atleti -. Il Papa ha apprezzato la semplicità di questa iniziativa che ci porta a mettere a disposizione ciò che siamo in grado di donare: le nostre gambe, il fiato, la determinazione e la buona volontà. Con la consegna della maglietta poi, Francesco è diventato nostro compagno di squadra. Un gesto simbolico ma altamente significativo perché, pur trattandosi di sport individuale, ci rendiamo conto che da soli si fa poca strada. Lo abbiamo sperimentato proprio in questi mesi di allenamento che abbiamo effettuato in gruppo sostenendoci vicendevolmente. Il Papa, nel congedarsi, ci ha augurato di proseguire al meglio il nostro cammino fatto di fatica e sudore”.


L’arrivo della bandiera a Roma è stato un passaggio fondamentale di un percorso che aveva visto i ragazzi della Boves Run correre drappo alla mano a Torino e Verona, sempre sulla distanza regina.

Nelle scorse settimane, insieme con i volontari di Operazione Colomba, i podisti avevano presentato il progetto attraverso una lettera inviata in Vaticano. Uno scritto che rimandava anche alla storia di Boves, dall’Eccidio del 19 settembre 1943, fino alla nascita della Scuola di Pace. Missiva che ha incuriosito il Pontefice che ha chiesto espressamente di incontrare gli atleti in udienza.

“Anche il tema affrontato durante la catechesi di mercoledì 20 – proseguono i protagonisti di Run & Ride for Peace “abbraccia” idealmente i nostri ambiti di azione. La virtù della prudenza, tema della riflessione dell’udienza, è fondamentale per i volontari di “Colomba” che da trent’anni operano sui territori dilaniati dalle guerre restando sempre accanto alle persone più deboli. Allo stesso tempo la prudenza è fondamentale per i maratoneti che devono imparare a gestire al meglio le energie per portare a termine una fatica lunga oltre 42 km”.

Ma, come ha sottolineato il Pontefice, “la persona prudente sa custodire la memoria del passato, non perché ha paura del futuro, ma perché sa che la tradizione è un patrimonio di saggezza. La vita è fatta di un continuo sovrapporsi di cose antiche e cose nuove, e non fa bene pensare sempre che il mondo cominci da noi, che i problemi dobbiamo affrontarli partendo da zero. E la persona prudente è anche previdente. Una volta decisa la meta a cui tendere, bisogna procurarsi tutti i mezzi per raggiungerla”. “Proprio come correre una maratona – concludono i podisti bovesani -. Stabilito l’obiettivo di raggiungere il traguardo, ci si prepara per raggiungere la meta nel miglior modo possibile. Con lealtà, onestà, dignità, pazienza e una naturale avversione per le scorciatoie”.

 

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