La Granda si conferma sempre più forte sui mercati internazionali: nei dati diffusi nel pomeriggio di oggi (martedì 12 marzo) dalla Camera di commercio di Cuneo, l’export provinciale sfiora gli 11 miliardi di euro nel 2023, con un ulteriore +4,4% dopo il balzo del 2022 a quota 10,2 miliardi. Se il Piemonte nel suo complesso fa meglio (+9,1%), il dato cuneese è comunque al di sopra della media nazionale: sul totale regionale la Granda pesa per il 16,5% sull’export, per l’1,7% sul valore nazionale. E in quattro anni, rispetto al dato pre-Covid (2019), l’incremento complessivo dell’export cuneese è del 26,3%.
Sul fronte dell’import, il valore delle merci è stato pari a 5,7 miliardi di euro, -3,5% rispetto all’anno precedente, in controtendenza rispetto all’andamento regionale (+8,5%), mentre a livello nazionale la variazione è del -10,4%. Ecco quindi che il saldo della bilancia commerciale per la provincia di Cuneo fa segnare la cifra record di 5 miliardi di euro, con la crescita delle esportazioni e il calo delle importazioni.
Per quanto riguarda i comparti produttivi, brilla con oltre un terzo del totale il food (prodotti alimentari e bevande, 35,5%), forti i mezzi di trasporto (17,2%), articoli in gomma e materie plastiche (13,5%, con un +16,1%) e altri macchinari (13,3%); calo percentuale a doppia cifra, invece, per pietre e legno.
I mercati di sbocco della Granda, infine, sono per due terzi in Unione europea: i principali partner sono Francia (19,3%), Germania (14,2%), Spagna (6,5%), Polonia (4,7%) e Belgio (3%); al di fuori dell’Ue, svettano Stati Uniti d’America (6,4%), Regno Unito (5,4%) e Canada (2%).
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