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Domenica 28 aprile 2024

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Un fabbricatore di immagini perturbanti da età vittoriana

Mirko Andreoli è uno dei giovani artisti più interessanti della scena cuneese, disegnatore usa il nero grafite, pastello rosso e inserti di foglia d’oro

La Guida - Un fabbricatore di immagini perturbanti da età vittoriana

Mirko Andreoli è nato a Savigliano nel 1984. Vive e lavora a Cherasco. Si è diplomato al Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo e ha seguito i corsi presso la Scuola di Fumetto di Asti. Ha frequentato l’Accademia Albertina di Belle Arti diTorino e ha collaborato con le riviste Frigidaire e Il Nuovo Male, dirette da Vincenzo Sparagna. Dal 2011 lavora con il settimanale Lanciostory come disegnatore. Ha iniziato a esporre a Cherasco nel 2001, proseguendo con personali ad Aosta nel 2003, a La Morra nel 2006, ancora a Cherasco nel 2011 e a Mango nel 2012. Dal 2009 ha partecipato a diverse mostre collettive a Torino, Istanbul, Costigliole d’Asti, Torino (54a Biennale di Venezia – Padiglione Italia, Sala Nervi di Torino Esposizioni) e Busca. Sue opere si trovano in permanenza presso la Galleria SanPietro in Savigliano. Ha conseguito il Premio Speciale nel Concorso Città di Alba del 2005 e il Primo Premio nella sezione grafica al Concorso Città di Fossano del 2008. Nelle parole scritte dal padre Roberto, Mirko Andreoli appare dotato già da bambino di “uno spirito indipendente”, che “gli ha imposto un percorso completamente distaccato” da quello del padre, “per le scelte tematiche, tecniche ed interpretative”.
Il giovane Andreoli “ha saputo costruirsi un linguaggio personalissimo, mediato da una forte predisposizione al disegno classico, fattore notato da Flavio Russo, che in una recensione di alcuni anni or sono scriveva: “Sa di disegno quanto troppi sedicenti pittori nemmeno in tarda età conoscono. La sua carica emotiva viene espressa prevalentemente attraverso l’uso del bianco e nero, i toni neutri per antonomasia, che per esprimere il senso della vita, devono essere supportati da forte rigore stilistico-espressivo, nonché da grande sensibilità da parte dell’autore. Così è Mirko: attento ad ogni minima vibrazione dell’animo umano, capace di raccontare le mille facce dell’emotività attraverso il gioco del chiaro-scuro, dai contrasti più irruenti, alle morbide sfumature delle numerose tonalità dei grigi. L’oggetto principale delle sue attenzioni sono soprattutto i visi ed i corpi femminili, mai sorridenti, sempre colti in atteggiamenti di pura riflessione, quasi ad invitare l’osservatore a compiere, insieme a loro, il magico rito mirato ad esorcizzare i problemi della nostra realtà”.
Nella sua produzione artistica, non mancano le immagini di paesaggio, rivissuto in trasposizioni pittoriche idealizzate, in cui il realismo della raffigurazione all’acquerello lascia spazio nella parte inferiore del dipinto a una stesura più astratta, a pennellate veloci e gestuali, che trapassano nel bianco della carta, come in una visione di paesi a noi cari, che svanisce subito dopo essersi formata di fronte agli occhi della nostra mente.

“Mirko Andreoli è un fabbricatore di immagini perturbanti in nero grafite, pastello rosso e inserti di foglia d’oro, – scrive Enrico Perotto – che seducono occhi e mente dell’osservatore, accompagnandolo all’interno di stanze segrete di posa, avvolte in atmosfere spettrali, da Ghost Stories, tipiche del più allucinato repertorio fotografico dell’età vittoriana. A suo modo, anche Mirko è in sintonia con Poe e ci fa sentire il brivido di una “discesa nel Maelström” della nostra psiche, mostrandoci affabulazioni sceniche ricolme di recondite inquietudini ancestrali, che lasciano risalire alla coscienza le apparizioni più ambigue e rimosse, in cui realtà e finzione, animato e inanimato, singolo e doppio, vita e morte si confondono vicendevolmente, dissolvendosi in ombre conturbanti”.

Alcune opere di Mirko Andreoli sono visibili a Palazzo Lucerna di Rorà già Oreglia di Novello a Bene Vagienna nella mostra “Scene da un Mondo (ir)responsabile 2 – “Segni e simulacri differenti” collettiva curata da Enrico Perotto, con la partecipazione di 21 artisti che fa parte del progetto “Tra grandi nomi e giovani emergenti” sostenuto dalla Regione Piemonte. Espongono con lui Daniele Bianco, Cristina Bollano e Paolo Peano, Vesna Bursich, Marienzo Ferrero, Frans Ferzini, Giuseppe Formisano, Grazia Gallo, Jins (Paolo Gillone), Sara Giraudo, Mario Gosso, Chen Li, Mario Lo Coco, Barbara Nejrotti, Corrado Odifreddi, Chiara Quaglia, Ornella Rovera, Marina Sasso, Claudio Signanini, Kate Tedman, Gianni Maria Tessari. Fino al 31 dicembre. Sabato 15/18 e festivi ore 10/12 e 15/18.

Buio - Mirko Andreoli

Buio – Mirko Andreoli

Sogno - Mirko Andreoli

Sogno – Mirko Andreoli

L’ospedale - Mirko Andreoli

L’ospedale – Mirko Andreoli

La dama – Mirko Andreoli

La dama – Mirko Andreoli

paesaggio - Mirko Andreoli

paesaggio – Mirko Andreoli

Piccolo disegno a matita,- Mirko Andreoli

Piccolo disegno a matita,- Mirko Andreoli

I marabù e l'uovo d'oro - Mirko Andreoli

I marabù e l’uovo d’oro – Mirko Andreoli

Marabù e l'uovo d'oro - Mirko Andreoli

Marabù e l’uovo d’oro – Mirko Andreoli

mirko Andreoli

mirko Andreoli

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