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Giovedì 3 ottobre 2024

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In Granda 10.000 lavoratori stranieri assunti ogni anno dalle aziende agricole

Dalla Coldiretti Cuneo l'appello ad una gestione più efficiente dei flussi

La Guida - In Granda 10.000 lavoratori stranieri assunti ogni anno dalle aziende agricole

Raccolta frutta nel Saluzzese

Cuneo – Sono oltre 10.000 i lavoratori stranieri assunti ogni anno dalle aziende agricole della Granda, con una forte rappresentanza di rumeni, albanesi e macedoni, ma anche marocchini, indiani e senegalesi. Per lo più si tratta di lavoro stagionale, con picchi di domande durante il periodo estivo della raccolta della frutta e della verdura: un fabbisogno di manodopera che viene soddisfatto grazie ai lavoratori regolari provenienti da altri Paesi, che si fermano in Italia per qualche mese.
Allargando lo sguardo al panorama nazionale, in Italia quasi un terzo dell’agroalimentare viene prodotto nei campi e nelle stalle grazie a 362.000 lavoratori provenienti da tutto il mondo, che nel 2022 hanno fornito il 32% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore.
I dati emergono da un’analisi della Coldiretti, che ha collaborato al Dosseir statistico immigrazione a cura del Centro studi e ricerche Idos.
“È importante  – spiega il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada – affrontare il tema della disponibilità di manodopera con una gestione dei flussi più efficiente partendo dal Decreto triennale che abbiamo fortemente sostenuto e che può dare una grande mano, tenendo conto che si passa dalle 14.000 unità di lavoro stagionale alle 82.000 del 2023 fino alle 90.000 del 2025” .  “Alle imprese – precisa Nada – serve la certezza di poter avere a disposizione lavoratori regolari e di non subire la concorrenza sleale di chi sfrutta le persone”.
“Nelle nostre campagne, – continua il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu –, nonostante la crescita di interesse tra gli italiani, resta fondamentale il contributo dei lavoratori stranieri al successo dell’agroalimentare Made in Cuneo nel mondo, dall’orticoltura alla frutticoltura fino alla viticoltura”.
Molta vario il ventaglio di competenze richieste ai lavoratori nel settore agricolo. Nelle campagne – sottolinea la Coldiretti Cuneo – servono figure specializzate come i trattoristi, i serricoltori, i potatori, ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia. Non vanno poi dimenticati  i nuovi sbocchi occupazionali offerti dalla multifunzionalità che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche alle attività ricreative, dall’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti alla sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

 

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