Cuneo – Da giovedì 5 a sabato 7 ottobre, il complesso monumentale di San Francesco a Cuneo è stato trasformato in una sala cinematografica per gli oltre 400 spettatori che hanno partecipato alle tre serate dalla prima edizione di “Cuneo Archeofilm”, il festival internazionale del cinema di archeologia arte ambiente, organizzato dal Museo Civico di Cuneo in collaborazione con Firenze Archeofilm, Archeologia Viva e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo. Anche le visite guidate ai depositi museali, organizzate in concomitanza al Cuneo Archeofilm, hanno interessato il pubblico cuneese che le ha premiate con un sold-out di presenze, così come il laboratorio dedicato al tempo che passa che ha coinvolto diversi nonni e nipoti. Il Festival è finanziato dal progetto europeo Interreg Iv – A Alcotra 2021/2027– Progetto Pepa – P.E.P.A Patrimoine Environnemental Culturel. Approches Interdisciplinaires Et Instruments Innovants / P.E.P.A. Patrimonio Ambientale Culturale Approcci Interdisciplinari E Strumenti Innovativi. Comunicazione.
Tra i cinque film in competizione per l’attribuzione del primo “Premio Cuneo Archeofilm”, votato dal pubblico in sala durante le tre serate, la pellicola più gradita è stata “I misteri della grotta Cosquer”, con regia di Marie Thiry e produzione di Stéphane Millière e Gedeon Programmes. L’assessora Clerico ha premiato, in rappresentanza della regista vincitrice, il direttore di Archeologia Viva, Piero Pruneti, con una riproduzione sperimentale di due placchette di cintura longobarda realizzate in ferro con decorazioni in ottone dall’associazione “L’Arc”, arcieria sperimentale di Villar San Costanzo.
Leggimi la notizia!
|