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Lunedì 29 aprile 2024

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Cinque valli Monregalesi da scoprire

Un territorio ricco di opportunità da scoprire tra grotte, reperti fossili, arte e cultura

La Guida - Cinque valli Monregalesi da scoprire

Mondovì – Le Valli Monregalesi si estendono per circa 35.000 ettari, su cinque valli: Casotto, Corsaglia, Ellero, Maudagna e Roburentello.  

Il fenomeno carsico che le interessa è uno dei più suggestivi di tutta l’Europa ed è valorizzato dall’abbondanza di acque nel sottosuolo che formano laghi, rapide e cascate sotterranee come avviene nella Grotta di Bossea con splendidi effetti scenografici. 

Le pietre calcaree creano una labirintica combinazione di sale nella coloratissima Grotta dei Dossi a Villanova Mondovì. La grotta del Caudano è invece caratterizzata da ambienti di grandi e spettacolari dimensioni: si pensi ad esempio alla Sala Verne interamente rivestita, dal soffitto al pavimento, da un ricchissimo concrezionamento. Reperti fossili, che testimoniano le forme di vita preistoriche, sono stati rinvenuti nelle varie grotte; il più famoso è lo scheletro di Ursus Speleus (animale pleistocenico che poteva raggiungere i 2,5 metri di lunghezza e 1,80 metri di altezza) ricostruito ed esposto all’interno della Grotta di Bossea. Grazie al recente progetto “Caves” è inoltre possibile acquistare un solo biglietto e visitare tutte e tre le grotte per scoprire i loro segreti.  

Le vallate del Monregalese sono da sempre una terra di commerci e di passaggi, attraversate da molteplici sentieri. Come in Valle Ellero, lungo l’antica Via del Sale che sfocia nell’imperdibile Pian Marchisio prima di arrampicarsi verso il Passo delle Saline, lambendo il Rifugio Mondovì. Recentemente sono stati valorizzati cinque itinerari grazie al progetto “Di giro in giro” dove i percorsi, molto vari in base alla propria preparazione, sono stati ben segnalati anche con apposita cartellonistica e con la possibilità di seguire il percorso con lo smartphone e il GPS. 

In Valle Ellero da quest’anno è inoltre possibile usufruire dell’area piscina presso il Campeggio “Valbella” di Roccaforte che offre la possibilità di nuotare tutto il giorno oppure solo mezza giornata al rispettivo costo di 8 euro oppure 6. L’area offre inoltre la possibilità di giocare a pallavolo, a pingpong oppure di mangiare presso il Ristopub o nell’apposita area attrezzata per pic-nic. Sempre a Roccaforte è inoltre possibile regalarsi una giornata di svago e divertimento per tutta la famiglia presso il parco divertimenti “Garden Sport”. Quest’anno rinnovato con il nuovo trenino ideale per bambini dagli 0 ai 12 e da un nuovo spazio verde che offre inoltre la possibilità di organizzare compleanni e feste. Terra di passaggi lo è anche la Valle Casotto, con la Roa Marenca dove è possibile immergersi tra castagni e faggi secolari, sfiorando eccellenze architettoniche come la Reggia di Valcasotto. 

Tra le Valli Roburentello e Corsaglia, invece, gli itinerari profumano di storia e di tradizione. Nella terra del “Kyé”, dialetto locale assimilabile alle parlate occitane delle valli cuneesi, infatti, sono tanti i percorsi che consentono un tuffo nella civiltà alpina del secolo scorso. Si va dalla ramificata rete di oltre cento chilometri tra Pamparato, Roburent e Montaldo di Mondovì, ai tracciati che si inoltrano tra i boschi e i versanti di Frabosa Soprana e Frabosa Sottana, lambendo appena il comprensorio sciistico Mondolè Ski, che d’estate si trasforma in un moderno bike park. La mappa dei percorsi è stata dettagliata grazie al lavoro minuzioso dell’Associazione “Uniti per Prato Nevoso”. Tra le altre attrattive naturalistiche, si consigliano le escursioni intorno alle cime dei monti Pigna, Moro, Mongioie, Mondolè e Pizzo d’Ormea.  

Le valli Monregalesi sono anche un ricettacolo di arte e cultura. Da non perdere il Santuario di Vicoforte, famoso per la sua cupola ellittica più vasta del mondo, recentemente valorizzato grazie al progetto “Magnificat” che permette di scoprire questo gioiello monregalese grazie ai percorsi che in origine erano stati utilizzati dalle maestranze per costruire il Santuario stesso. Nel fondovalle, troviamo invece il Castello di Casotto: pur essendo conosciuto come residenza sabauda, le sue origini risalgono al XII secolo. Nelle varie valli si incontrano inoltre cappelle medievali affrescate, come la Pieve di S. Maurizio a Roccaforte.

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