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Giovedì 10 ottobre 2024

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Denunciò un’aggressione in un bar, testimonianze non concordi

Il fatto avvenne nel novembre 2021, il processo è rinviato a metà marzo per la discussione

La Guida - Denunciò un’aggressione in un bar, testimonianze non concordi

Borgo San Dalmazzo – Uno si ricordava di averlo visto scivolare sul gradino all’entrata del bar e che nel volo aveva anche perso una ciabatta; un altro ricordava una breve discussione con un cliente e che poi l’uomo era caduto da solo vicino al bancone; secondo un altro ancora, la discussione fra i due clienti c’era stata, così come una piccola spinta in seguito alla quale l’uomo era caduto; stando alla versione di un altro, infine, non ci sarebbe stata neanche la caduta, ma solo una parziale perdita di equilibrio che avrebbe portato quel cliente a indietreggiare fino al bancone al quale si sarebbe poi appoggiato evitando di finire a terra. Nessuno aveva visto esattamente che cosa era accaduto, però tutti si ricordavano perfettamente quello che stavano bevendo. Secondo B. E. N., cittadino marocchino residente a Borgo e parte offesa nel processo, il 26 novembre 2021 ci sarebbe invece stata una vera e propria aggressione ai suoi danni con tanto di botte, lanci di bottiglie e sedie, insulti di tipo razziale e minacce, da parte di R. S. e R. G. N., due fratelli abituali frequentatori di quel bar, rinviati a giudizio proprio su denuncia dell’uomo. L’episodio sarebbe anche stato ripreso dalle telecamere poste all’interno del bar, ma purtroppo quando i Carabinieri si recarono nel locale in seguito alla querela, la telecamera era stata sovrascritta perché la memoria era piena e il titolare del bar, che ha riferito di trovarsi in cucina al momento del fatto, non aveva neanche pensato di andare a vedere dalla registrazione quello che era accaduto: “Ho sentito il rumore di qualcuno che cadeva e quando sono uscito dalla cucina ho visto l’uomo a terra che si è rialzato subito da solo. Ho pensato che fosse finita lì e quindi non ho visto la registrazione”, ha riferito il titolare del bar che però ha anche aggiunto che ‘dopo quello che era successo’ non fece pagare all’uomo i due bicchieri di vino che aveva consumato, suscitando la curiosità del pubblico ministero e del giudice su quell’affermazione un po’ controversa, dal momento che poco prima lui stesso aveva dichiarato di non aver visto nulla di strano tranne il fatto che un uomo era caduto da solo vicino al bancone. Ascoltati i testimoni della difesa il processo è stato rinviato al 16 marzo per la discussione.

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