La Guida - L'informazione quotidiana in Cuneo e provincia

Sabato 27 aprile 2024

Accedi a LaGuida.it per leggere il giornale completo.

Non hai un accesso? Abbonati facilmente qui.

Le sculture post-concettuali di Luigi Mainolfi in San Francesco

La mostra, nuovo appuntamento della rassegna “Grandarte - Help”, sarà inaugurata sabato 2 aprile alle 17.30

La Guida - Le sculture post-concettuali di Luigi Mainolfi in San Francesco

Sarà inaugurata sabato 2 aprile, alle 17.30, l’antologica di Luigi Mainolfi dal titolo “Il respiro della terra” allestita nel Complesso monumentale di San Francesco a Cuneo. Curata da Francesco Poli, l’esposizione è il quinto appuntamento annuale della rassegna grandArte 2022 – Help, humanity, ecology, liberty, politics”. 

“Per Mainolfi l’essenza profonda, primaria, animistica della natura nella prospettiva dell’esperienza umana è ancora oggi legata ai territori che affondano le loro radici in una dimensione spazio-temporale di straniante fantastico incanto: dimensione elaborata dall’uomo per esorcizzare le sue paure dell’ignoto e per dare figure e senso alle meraviglie inquietanti del mondo in cui è inesorabilmente immerso – spiega il curatore della mostra -. È proprio attingendo a questo straordinario serbatoio di suggestioni che Mainolfi, a partire dalla fine degli anni ’70, ha fondato i presupposti fondamentali del suo linguaggio espressivo caricandolo di nuove energie e tensioni plastiche, riscoprendo un’attitudine figurativa  che sembrava ormai senza futuro, e rimettendo in gioco con una incredibile freschezza formale materiali classici, come la terracotta, la pietra e il bronzo considerati come esauriti dal punto di vista delle potenzialità espressive. E ci è riuscito mettendo in atto un originale cortocircuito estetico e culturale (postmoderno ma niente affatto citazionistico) fra echi mitici e ancestrali e continua sperimentazione di stretta sensibilità contemporanea. 

I suoi lavori fin dall’inizio hanno abbandonato i tradizionali piedestalli per abitare liberi nell’ambiente: si installano e proliferano sui pavimenti e sulle pareti; si sviluppano come fantastici organismi biomorfici e crescono come stalagmiti, colonne o pilastri, anche fino al soffitto; si concretizzano in oggetti (anche sonori) su tavoli; si gonfiano come sfere e si distendono come paesaggi sulle superfici di pannelli a muro. La sua scultura si configura come una narrazione di un mondo favoloso animato da bestie e personaggi gioiosamente mostruosi (orchi, orchesse, apesse, elefantesse, fauni, pseudo-gazzelle e altri); da paesaggi onirici, da alberi e vulcani e montagne; da soli giganteschi e pianeti; da proliferanti città, da strani oggetti, campanacci e battacchi e cozze…

Per molti versi si può considerare l’insieme dell’opera dell’artista come una grande variegata espressione organica unitaria che cresce senza interruzione; articolandosi e diversificandosi attraverso un continuo processo metamorfico che prende corpo nei materiali più diversi, dalla terracotta al bronzo, dalla pietra al legno, dal rame al ferro. Le forme (che sono impregnate di valenze fantastiche, di riferimenti a leggende e favole popolari che affondano nella notte dei tempi) sembrano nascere e concretizzarsi in modo quasi spontaneo, autogenerativo, lontane dalla fissità di ogni modello esistente. Per Mainolfi, ‘la scultura nasce, si espande, si gonfia, si agita: vuole diventare un’onda, un vento, un vulcano, qualcosa di animato’.

In questa ampia mostra antologica le opere che documentano esemplarmente i principali aspetti della ricerca plastica di Mainolfi, dagli anni Ottanta a oggi, sono state installate con studiata attenzione, dando vita a una narrazione visiva che si sviluppa con grande respiro unitario all’interno degli articolati spazi dell’architettura gotica. I lavori sono messi in scena, senza criteri cronologici, in ordine sparso nella navata centrale, e si insediano con equilibrio e giusta tensione estetica nell’abside e nelle sette cappelle laterali”.

La rassegna “grandArte 2022 – Help, humanity, ecology, liberty, politics” si avvale del patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Città di Cuneo; del contributo di Comune di Cuneo, Fondazione Crc, Fondazione Crt; del sostegno di Atl, La Guida, Lannutti, Acda, Armando Group, Limone Riserva Bianca, Wedge Power, Confartigianato Cuneo, Marcopolo Environmental Group, Paneco Ambiente Srl e Generali Agenzia Grande Cuneo.

L’inaugurazione si tiene sabato 2 aprile alle ore 17,30 con rinfresco incluso. La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 29 maggio, dal martedì alla domenica dalle 15,30 alle 18,30, nel rispetto della normativa anti Covid.

Leggimi la notizia!

La Guida - testata d’informazione in Cuneo e provincia

Direttore responsabile Ezio Bernardi / Editrice LGEditoriale s.r.l. / Concessionaria per la pubblicità Media L.G. s.r.l.

Sede legale: via Antonio Bono, 5 - 12100 Cuneo / 0171 447111 / info@laguida.it / C.F. e P.IVA: 03505070049
Aut. Tribunale di Cuneo del 31-05-1948 n.12. Iscrizione ROC n. 23765 del 26-08-2013

La Guida percepisce i contributi pubblici all’editoria previsti dalle leggi nazionali e regionali.
La Guida, tramite la Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Privacy Policy Amministrazione trasparente