Cuneo – Mercoledì mattina alle 11, in sala Vinaj (via Roma 4) si svolge la presentazione del bando di gara per la progettazione del recupero dell’ex Caserma Montezemolo. Il bando finanziato con i fondi europei dell’Agenda urbana ha una base d’asta di 524.000 euro e riguarda la realizzazione del progetto di fattibilità, di quello definitivo ed esecutivo per i servizi di architettura e ingegneria relativi alla ristrutturazione e rifunzionalizzazione della porzione dell’ex caserma Montezemolo di proprietà del Comune e la riqualificazione delle aree interne. Un intervento che nel corso degli ultimi anni è stato al centro di dibattiti, non poche polemiche e di un ampio percorso di confronto, contrassegnato anche dal concorso progettuale Europan, dal coinvolgimento degli studenti e da uno studio di fattibilità.
La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al 27 marzo, con apertura delle proposte il 30 marzo. Il vincitore avrà poi 210 giorni di tempo per completare l’incarico progettuale.
Cuneo per i Beni Comuni
Sulla progettazione è intervenuto nei giorni scorsi il gruppo di Cuneo per i Beni Comuni che ha inviato al presidente della Regione, Cirio e agli uffici regionali competenti una segnalazione rivolta a portare all’attenzione degli organismi regionali una “serie di anomalie riscontrate nel corso dell’iter deliberativo che ha portato la Regione stessa ad affidare un finanziamento di 8.105.285,05 al Comune di Cuneo per la realizzazione di alcuni interventi progettati in tale sito. L’anomalia più rilevante riguarda il sostanziale cambiamento degli interventi proposti dal Comune di Cuneo, in un primo tempo (3 novembre 2017) costituiti dal recupero di due degli edifici militari e del bosco monumentale adiacente, in ultimo (5 dicembre 2019) con una rapida giravolta dall’abbattimento di uno degli edifici e delle alberature confinanti per fare spazio a una piastra di 10.000 metri quadrati per grandi fiere (in particolare della birra) e spettacoli vari. Con ciò veniva sconvolta la prima ipotesi progettuale, esaminata il 27 marzo del 2018 dalla Regione, che, approvando il finanziamento POR-FESR europeo, lodava l’impianto concettuale del progetto, rivolto a realizzare un polo turistico-ambientale nel complesso dei due edifici contornati dal verde presente in loco in stretta connessione con i magnifici viali ciliari e l’apprezzatissimo Parco Gesso-Stura (Polo Culturale-Ambientale)”.
“In questo contesto – sottolinea Ugo Sturlese, del gruppo Cuneo per i Beni Comuni – dovevano anche essere valorizzata l’offerta paesaggistica e culturale delle nostre vallate alpine e aiutate le loro filiere di produzione. Il 20 febbraio il Comune ha emesso il Bando per la progettazione, che non tiene alcun conto delle nostre osservazioni e di quelle di numerose associazioni civiche e ambientaliste. Con questa segnalazione abbiamo voluto sollecitare il presidente della Regione Piemonte, affinché voglia esaminare tale problematica e assumere le più opportune iniziative per porre rimedio alla evidente difformità delle decisioni comunicate in ultimo dal sindaco di Cuneo alla Regione Piemonte rispetto a quanto richiesto col primo documento”.