Pontechianale – Il Tar del Piemonte ha dato ragione all’amministrazione comunale guidata da Alfredo Campi, respingendo il ricorso proposto dai rappresentanti delle omonime imprese agricole individuali Renato Agù, William Agù, Franco Martini, Aldo Costantino Chiri nel 2015. Oggetto del ricorso, le modifiche al regolamento di utilizzo dei pascoli comunali del marzo 2015 e diverse altre delibere e determine riguardati i lotti pascolivi di proprietà comunale. A difendere le ragioni del municipio, i legali Paolo Scaparone e Cinzia Picco di Torino. La giunta comunale aveva suddiviso i pascoli comunali affittabili in 34 lotti, di cui 5 da assegnare direttamente agli allevatori residenti tutto l’anno e 27 da assegnare con una procedura di evidenza pubblica. Il pubblico incanto era stato eseguito nell’aprile 2015, ma era stato impugnato davanti al Tar. I pastori ricorrenti, residenti a Pontechianale ma viventi sul territorio montano solo per alcuni mesi all’anno, avevano lamentato l’illegittimità del regolamento che ha consentito l’assegnazione diretta di alcuni lotti pascolivi ad allevatori residenti a Pontechianale per tutto l’anno. Il municipio si era costituito, eccependo l’inammissibilità del ricorso e chiedendone in ogni caso il rigetto. Il Tar ha dato ragione al municipio respingendo il ricorso degli allevatori. Il sindaco Alfredo Campi commenta: “Il Tar conferma che le procedure adottate sono state definite con ponderatezza, correttezza ed obiettività. Non c’è stato nulla di irregolare. Tutti i pastori avevano avuto i loro lotti, nessuno era stato escluso. I contributi che arrivano vengono dati agli allevatori anche sulla base delle estensioni dei pascoli”.