Cuneo – Requisire il palazzo dei 18 alloggi a fianco del Puf. È questa l’ultima proposta dei consiglieri comunali Niello Fierro e Gigi Garelli insieme allo Sportello Casa dell’Unione Inquilini di Cuneo. Una proposta che, prima di lunedì 20 giugno quando il Consiglio comunale sarà chiamato a votare l’ordine del giorno che impegna il sindaco proprio a requisire il Palazzo degli Uffici Finanziari, i due consiglieri vogliono rivolgere ai parlamentari Mino Taricco e Patrizia Manassero, e al ministro Enrico Costa, che in passato si sono occupati della questione del Puf affinché si muovano per risolvere il problema. In particolare si chiede di intervenire sulla palazzina degli impiegati con 18 alloggi mai utilizzati che, giorno dopo giorno, inutilmente si deteriorano mentre la città vive il problema dell’emergenza abitativa. Dopo mesi di attesa e di speranza a seguito di “Sfratti zero” e della campagna per la “Liberazione del Puf”, votata all’unanimità anche dal Consiglio comunale, le ultime indicazioni date dal sindaco Borgna sono state come una doccia fredda: “L’unica soluzione prospettata è quella dell’esproprio il cui costo a dire del sindaco è eccessivo per le finanze comunali. Noi che non ci rassegniamo alla politica del bla bla, alla cecità della burocrazia, al discredito delle istituzioni, una soluzione la proponiamo: la requisizione”.È una strada prevista dalla legge (il Testo unico sugli enti locali del 2000), è stata già applicata con successo per 250 alloggi a Roma. È un provvedimento “basato sul diritto alla salute dei singoli e delle famiglie leso dalla attuale situazione di emergenza abitativa; e a tempo, quello necessario all’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, ed è equo in quanto prevede un adeguato indennizzo alla proprietà. “Certo si può fare solo a condizione se lo si vuole fortemente, se si è disposti a mettersi in gioco”, dicono i proponenti.