Revello – Si è concluso questa mattina al Tribunale di Cuneo il processo per lesioni aggravate in cui era imputato C.T. un cittadino di origini rumene, impiegato presso un allevamento di Revello, accusato di aver picchiato con una spranga di ferro il proprio datore di lavoro. Stando alla ricostruzione dei fatti, nel luglio del 2017 l’anziano proprietario dell’allevamento avrebbe notato un toro nella stalla che ansimava e per questo avrebbe chiesto al dipendente di provvedere ad abbeverarlo. A quel punto l’imputato lo avrebbe colpito al torace con una testata e, una volta a terra, avrebbe preso una spranga di ferro e con questa lo avrebbe colpito alla schiena e al piede. Un altro dipendente vide il titolare a terra sanguinante e dolorante e accanto a lui C.T con una barra in mano. Le ferite furono giudicate guaribili in 35 giorni. Una ricostruzione dei fatti contestata dall’imputato che in aula ha dichiarato che il titolare era caduto da solo e che lui teneva in mano quella barra perchè era stato proprio l’anziano proprietario a chiedergli di pulire un tombino. All’esito della discussione del processo, l’accusa ha chiesto per l’imputato una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione, considerata la gratuità del gesto e le ben più gravi conseguenze che avrebbe potuto avere, data l’età e le condizioni dell’anziano imprenditore. Il giudice ha condannato l’uomo a un anno di reclusione, pena sospesa, più 5.000 euro di risarcimento per la parte offesa e al pagamento di 3.700 euro di spese processuali.