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Mercoledì 9 luglio 2025

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A Morozzo una cena indiana per finanziare la Rupert Home School

Appuntamento sabato 19 luglio nel salone parrocchiale

Morozzo

La Guida - A Morozzo una cena indiana per finanziare la Rupert Home School

Sabato 19 luglio alle 20, nel salone parrocchiale di Murazzo, si terrà una cena indiana preparata dall’ottima cuoca Bindù: il ricavato sarà destinato alla Rupert Home School, in particolare a sostenere le spese della nuova scuola primaria. Prenotazioni entro lunedì 14 luglio telefonando a Marilena tel. 347 9516280.

Marilena ha ancora negli occhi gli sguardi e i sorrisi dei bambini della Rupert Home; li cita uno ad uno, di ognuno conosce la storia, la vicenda complicata della famiglia, la realtà del villaggio in cui è vissuto e anche le sue aspirazioni, i suoi sogni… Si commuove quando ricorda storie particolarmente toccanti, come quella di Janet (la bambina malata di diabete) e si riprende quando racconta dei progressi di alcuni bambini. Da alcune settimane è tornata da Kifaru, un viaggio che affronta annualmente per rendersi conto di persona della situazione della Rupert Home, il college realizzato a Kifaru (in Tanzania, ai piedi del Kilimangiaro) da un gruppo di sacerdoti indiani ‘prestati’ fidei donum alla diocesi di Same, provenienti dalla Diocesi di Mangalore. L’associazione fossanese Insieme per l’India, che da anni collaborava in India con questi validi sacerdoti, realizzando progetti educativi di qualità, ha accettato l’invito di sostenere questo progetto in Tanzania ed è per questo che il college di Kifaru è intitolato a Rupert, il giovane di San Lorenzo in ricordo del quale l’associazione nacque 16 anni fa.
La Rupert Home in sette anni si è progressivamente ingrandita e si è arricchita di tutti gli elementi necessari: oltre ai 2 dormitori ( maschile e femminile), sono stati realizzati cucina, refettorio, aule, sala studio, sala computer, una stalla e una grande serra
E da quest’anno ospita anche la scuola primaria. Un atto coraggioso e impegnativo da parte dei sacerdoti e dell’associazione, che si è reso necessario proprio nel corso dell’attività educativa. In questi anni è risultato evidente che la scuola governativa frequentata dai ragazzi rischiava di vanificare gli sforzi fatti con la Rupert Home per offrire ad essi un’educazione e una formazione adeguata: nelle scuole primarie dei vari  villaggi rurali da cui provengono i ragazzi, le classi sono numerosissime, gli insegnanti non sono motivati e chi non ha gli strumenti per mettersi al passo con gli altri viene lasciato indietro, esattamente l’opposto della ragione per cui è nata la Rupert Home: offrire pari opportunità a tutti, con una particolare attenzione ai ragazzi più sfortunati.
La scuola primaria, realizzata in tempi record, è partita a gennaio con 177 ragazzi (dalla quarta alla settima classe) ma è stata inaugurata a fine maggio per consentire la partecipazione di Peter Paulus Saldhana,  vescovo di Mangalore (che ha ‘donato’ i suoi sacerdoti alla diocesi di Same, in Tanzania e che era stato in visita a Fossano nel settembre 2019). Marilena Lingua, presidente dell’associazione Insieme per l’India, ha pertanto pianificato il suo viaggio annuale in questo periodo: ha raggiunto kifaru, insieme a Consilia Mastria, pochi giorni prima della cerimonia, a cui ha partecipato anche il vescovo di Mangalore.

 ‘Alla Rupert Home i bambini imparano a leggere e a scrivere, ma soprattutto a sorridere’

Gli insegnanti, finanziati dall’associazione, sono tutti giovani, molto preparati, che si sono trasferiti a Kifaru, un villaggio a due ore di viaggio da Moshi, la città più vicina. “Stanno con i ragazzi tutto il giorno – dice Marilena -; oltre alle 8 ore di scuola (dalle 8 alle 16 con l’intervallo della mensa), si dedicano a un’attività di recupero per gli alunni che hanno maggiori difficoltà e la sera organizzano delle attività ricreative. Lavorano 7 giorni su 7, con una sola domenica al mese di riposo per uno stipendio irrisorio (5 euro al giorno più vitto e alloggio); in Tanzania il costo della vita è molto elevato e i salari sono bassissimi ma per questi giovani insegnanti la Rupert Home è un’opportunità e la vivono con forte entusiasmo. Ho assistito ad alcune lezioni di Matematica e sono stata colpita dalla preparazione di questi giovani e dal livello delle loro spiegazioni”.

“Nella Rupert Home si nota anche una particolare attenzione al nutrimento dei bambini – prosegue Marilena – che arrivano dopo un’infanzia di malnutrizione (polenta e fagioli, quando c’è, mai un piatto di riso perché troppo costoso); alcuni bambini hanno un ritardo mentale dovuto proprio alle carenze nutrizionali. Ora i bambini mangiano carne e uova 2 volte la settimana, verdura e frutta e si può notare anche il loro miglioramento fisico, oltre che la loro raggiunta serenità. Come dice sempre Padre Joseph: ‘Alla Rupert Home i bambini imparano a leggere e a scrivere, ma soprattutto a sorridere’ – e quando si torna in Italia si porta a casa la loro allegria e il loro entusiasmo”.

La scuola ha una preside, suor Fede, molto valida e anche molto umana, empatica; autorevole ma capace di fare festa con i ragazzi. È coadiuvata da suor Susana che segue soprattutto le ragazze.

 

 

 

 

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