In Ucraina la guerra imperversa da più di tre anni.
Nelle città del Paese, ormai, la distruzione che il conflitto porta con sé è visibile ovunque l’occhio si posi: dalle facciate dei palazzi, agli interni degli stessi, entrambi rasi a suolo.
Nonostante ciò, resta la speranza in un futuro diverso.
Dal diario di Giorgio Falco, volontario di Operazione Colomba (Il Corpo Nonviolento di Pace dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII):
“Il secondo ricordo: il suono di un pianoforte abbandonato dopo la distruzione, dimostra che la musica, l’arte, sono una cura per l’anima, allora Sergej suona, ne ha bisogno, come l’aria, per cancellare il suono dei droni che anche quella mattina hanno creato feriti, morti e distruzione.
Addio Cherson, arrivederci Mykolaiv, voglio raccontare ai miei figli e ai giovani del cosiddetto Occidente a non abbandonarsi alla disperazione o all’ineluttabile.
C’è sempre un sogno per cui vale la pena lottare, e noi dobbiamo lottare perché tutte le persone su questa terra abbiamo la possibilità di vivere sereni.”
L’articolo integrale uscirà sul numero de La Guida di giovedì 10 luglio 2025.
Foto e video di: Giorgio Falco