uattro cappelle delimitano i confini del paese. In arrivo da Cuneo si trova la cappella di sant’Anna all’incrocio tra via Cuneo e via Rovere, edificata nel 1705 e ampliata verso il 1800 con una specie di cappella – sacrestia ed una tribuna sopra l’ingresso, dove nel giorno della festa salivano gli uomini a cantare. Presenta un portico sulla facciata principale racchiuso da una cancellata in ferro costruita nel 1938, mentre il campanile risale al 1914. Sulla facciata è dipinta una Madonna della Annunciazione con i genitori Sant’Anna e San Gioachino che, con ogni probabilità, risale agli inizi del ’700. L’interno della cappella conserva una bella statua in legno di Sant’Anna, considerata protettrice delle madri, ed alcuni interessanti ex-voto.
Appena fuori dell’abitato di Margarita, in direzione di Praforchetto, all’incrocio di tre strade, si trova la cappella campestre di San Magno, costruita nel 1839 e dedicata a San Magno, protettore del bestiame e dei lavori agricoli. essa conserva una decina di ex-voto dipinti su tavolette in legno e la bella statua del santo. Sulla destra orografica del torrente Brobbio c’è la cappella di San Rocco, intitolata inizialmente a San Sebastiano a cui fu aggiunto più tardi San Rocco, protettore dalle malattie contagiose (peste, tisi, malaria), flagello dei secoli passati e quest’ultimo santo ne diventò con il tempo il titolare principale. Nella primavera del 1894 un’alluvione spazzò via la destra orografica del Brobbio, distruggendo la cappella che venne riedificata, a pianta ottagonale, nell’attuale sito (più distante dal Brobbio) nello stesso anno. A distanza di pochi anni, risultando già deteriorata, il parroco don Vivalda la fece restaurare ed abbellire con una cupoletta a scaglia. Nel 1986 furono eseguiti altri lavori e nel 1987 i fratelli Renaudi di Peveragno decorarono la cupola, mentre sul portale il pittore roccavionese Giovanni Battista Barale affrescò San Rocco in preghiera davanti alla Madonna. Al bivio per Cuneo e Beinette, nel 1600 venne costruita la cappella di San Bernardo. Presenta un vano interno di struttura quadrata, piuttosto piccolo, che mostra ancora resti di antiche pitture che ornavano l’abside. È visibile una Madonna con bambino e santi, tra cui sono riconoscibili San Bernardo, Sant’Antonio Abate, San Luigi, San Giovanni Battista, Santa Margherita con la data 1607. Oggi si possono osservare tre ex-voto dipinti su tavolette in legno .
Al centro del paese sorge la maestosa chiesa parrocchiale dedicata a Santa Margherita. Venne costruita da Francesco Gallo tra il 1725 e il 1748 per sostituire la precedente, divenuta troppo piccola. L’edificio è a navata unica senza transetto e con l’abside circolare. A sinistra, entrando, si trova il battistero, decorato in stucchi policromi, opera databile alla fine del XVIII secolo. Lo stesso tipo di ornamento si ritrova anche sull’arco d’entrata della cappella di Lourdes e nella bussola in controfacciata. La cappella successiva, con una moderna statua di Santa Margherita, presenta un altare settecentesco in stucco dipinto a finti marmi policromi. Di grande valore artistico è la pala dell’altare maggiore, che raffigura la Vergine Maria in gloria d’angeli con il Bambino Gesù sulle ginocchia. Alle sua destra Santa Margherita è nell’atto di essere benedetta; San Giovanni Battista, alla sinistra, tiene la mano del piccolo .
Da non dimenticare la Confraternita dei disciplinanti di Sant’Antonio Abate, ubicata in via Bertone, che ha una pregevole facciata e un sobrio impianto planimetrico ad unica navata con abside rettangolare rivolta ad est e una tribuna soprastante l’ingresso. Le volte laterali sono a botte, mentre la volta centrale, a vela, aveva un vecchio dipinto di Sant’Antonio abate. L’altare è di finto marmo con ornati in stucco. La pala dell’altare è la riproduzione di un pregiato dipinto del Seicento attribuito alla scuola di Giovanni Antonio Molineri (Savigliano 1577-1631). Sono raffigurati la Madonna della cintura con bambino e, inginocchiati ai suoi piedi, Sant’Antonio Abate e santa Margherita. La pala è stata restaurata su interessamento del parroco don Giuseppe Viglione (1988-1998) e attualmente l’originale si trova nella chiesa parrocchiale, dentro la Cappella del Crocifisso. Sui due lati dell’altare ci sono due affreschi raffiguranti San Luca e San Matteo. Sul lato destro per chi entra è posizionata contro il muro uno stendardo della compagnia del Carmine dove si vedono Sant’Antonio abate con la Madonna e Gesù Bambino. Recenti restauri hanno riportato alla luce un interessante affresco della Santissima Trinità.