In merito alla notizia apparsa ieri su laguida.it che presso la struttura di Cardiologia dell’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle un team di infermieri, nel 2023, è stato formato nel Centro italiano di ipnosi clinica sperimentale dell’Istituto “Franco Granone” di Torino; alcuni pazienti vengono quindi sottoposti a ipnosi durante interventi mini invasivi per curare l’aritmia cardiaca, il dottor Giuseppe Steffanino, cardiologo del Santa Croce ora in pensione, precisa.
Egrer Direttore,
Faccio riferimento alla notizia comparsa su La Guida del 22 / 5 / 2025 circa l’ uso dell’ ipnosi per migliorare il benessere del Paziente durante gli interventi di ablazione della fibrillazione atriale nell’ ASO Santa Croce.
Mi pare giusto rallegrarsi di tutto ciò che viene fatto a tale fine, e dell’impegno del personale infermieristico.
Mi pare tuttavia altrettanto giusto:
1) verso i Pazienti – riconoscere che non ci sono prove scientifiche valide (studi ampi e randomizzati) che l’uso aggiuntivo dell’ipnosi sia superiore allo standard di riferimento – quando esso sia applicato (cioè informazione accurata ed efficace + empatia nella comunicazione + colloquio disteso durante l’ intervento);
2) verso i colleghi che introdussero questa tecnica in Piemonte nel 2018 ( *), – riconoscere che non si tratta di una tecnica “innovativa”.
Dr. G.Steffenino, Cardiologo.
(*) Hypnotic communication for periprocedural analgesia during transcatheter ablation of atrial fibrillation
M Scaglione et al. Int J Cardiol Heart Vasc. 2019.