Isidoro di Siviglia, nel XII libro delle sue Etimologie, testo nel quale egli nella prima metà del VII secolo cerca di condensare su un piano enciclopedico l’intero sapere della sua epoca, a proposito dei cavalli scrive: «Sono detti equi, e cioè cavalli, poiché quando venivano legati alle quadrighe, erano allineati, e, uguali nell’aspetto e simili nella corsa, venivano appaiati. Grande è la forza vitale dei cavalli: infatti si imbaldanziscono quando si combatte in campo; percepiscono la guerra; sono incitati alla battaglia dal suono della tromba; sono incitati alla corsa dalla voce del padrone; soffrono quando sono stati sconfitti; esultano quando hanno vinto.
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