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Sabato 2 novembre 2024

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Quando ogni elemento è contemporaneamente se stesso e qualcos’altro

Giovanni Buoso, artista astigiano con grandi frequentazioni cuneesi, usa pelli, cartoni e cucitare dei rllegatori di libri

Asti

La Guida - Quando ogni elemento è contemporaneamente se stesso e qualcos’altro

Giovanni Buoso è nato a Legnago in provincia di Verona nel 1950, ma vive e lavora ad Asti oltre a una continua frequentazione cuneese per l’arte e amicizie.
Dopo aver compiuto gli studi artistici ad Asti presso il Liceo Artistico Gandolfino d’Asti, si diploma presso il Liceo Artistico di Brera. In seguito frequenta l’Accademia Albertina, allora diretta da Francesco Casorati.

La sua esperienza professionale lo porta al contatto quotidiano con materiali vetusti, inusuali, spesso polverosi e malandati, ma sempre preziosi e affascinanti. Ha modo di studiarli, apprezzarli, recuperarli ed è così che ormai inutili brandelli di antiche carte, frammenti di pergamene, pezzetti di pelli e tele, scarti di volumi e manoscritti, schegge di legni usati e profumati di storia, dalla sensibilità dell’autore vengono fatti risorgere a una nuova vita. I “materiali” di Buoso, trattati secondo le più moderne tecniche di restauro, diventano inconsuete e singolari opere d’arte astratte, soggetti pregiati e unici di una nuova visione artistica in cui ogni elemento è contemporaneamente se stesso e qualcos’altro. Particolari e inattesi i quadri di Buoso ci restituiscono il passato in una rara e inusitata veste.

“Figura di artista esperto nel campo del restauro dei libri antichi, – scrive Enrico Perotto – Giovanni Buoso ha la passione dell’amatore che si circonda di un genere di materiali in disuso, provenienti dal settore dei prodotti librari d’antan, non certo per ‘ragioni’ di calcolo, ma perché quelle pelli antiche, quei piatti in cartone, quei residui di cucitura in spago, quelle vecchie pergamene gli parlano, grazie alla loro specifica qualità di objets trouvés. Con tali materie obsolete, dalla tipica natura di emblemi sopravvissuti delle civiltà scrittorie trascorse, oltre che di frammenti arborei abbandonati, Buoso intrattiene un dialogo costante, una frequentazione sempre emozionata, con cui può iniziare a sognare, immaginando mondi o paesaggi di sapore fiabesco e componendo montaggi di elementi polimaterici con un preciso intento metaforico e un ricercato effetto pittorico informale”.
Dal 1975 ha esposto le sue opere a diverse collettive e personali in Italia e all’estero, fra le quali: ad Ostuni, nelle sale espositive dell’Assessorato alla Cultura cittadina alla Galleria La Giostra di Asti; alla Mostra Interregionale Incontri Pittori Lombardi e Piemontesi al Castello di Costigliole d’Asti, Mostra Internazionale Free World al Palazzo delle Esposizioni di Roma, Salon d’Automne, del Grand Palais di Parigi, al Concorso Nazionale di Pittura “Cesare Pavese” di Santo Stefano Belbo, dove viene premiato con il Primo Premio, alla galleria La Bussola di Torino insieme ai pittori Jiri Kolar e Sebastiano Ciliberto, alla Galleria Lo Spazio di Brescia, alla Galleria Il Platano di Asti nel 1997, al Castello Malgrà di Rivarolo Canavese nel 1999, alla Fondazione Ferrero di Alba nel 2002, alla Libreria Bocca di Milano nel 2004, al museo Sant’Anastadio di Asti nel 2006, alla Galleria Il Platano e alla Galleria Rocca Tre di Torino nel 2007, alla 1° edizione premio nazionale di pittura Romano Reviglio, Città di Cherasco 2010, alla Galleria Massucco di Acqui Terme 2011, a Poesia come arte Davide Lajolo Castello di Costigliole d’Asti 2012, alla Galleria Caracol Art di Torino 2013, alla Mostra (IM)MATERIALI Complesso Monumentale di San Francesco Cuneo 2014, alla Mostra “L’Uruguay incontra Torre Pellice, Galleria d’Arte Contemporanea Filippo Scroppo” Torre Pellice 2015, e al Palazzo Monferrato Alessandria 2015.

Alcune delle sue opere sono esposte a Bene Vagienna fino al 31 dicembre nella mostra “Scene da un mondo (ir)responsabile 3” collettiva di artisti contemporanei nell’ambito della rassegna grandArte a cura di Giacomo Doglio, Enrico Perotto e Giuseppe Formisano presso Palazzo Lucerna di Rorà già Oreglia di Novello. Insieme a lui opere di Daniele Aletti, Stefano Allisiardi, Paolo Basso, Michele Bruna, Guido Giordano, Bruno Giuliano, Daniela M. Guggisberg, Angela Guiffrey, Margherita Levo Rosenberg, Elisa Nepote e Michelangelo Tallone. La mostra è visitabile il sabato dalle ore 15+ alle 18 ,e nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

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