Cuneo – E’ stata installata in piazzale Libertà, tra la fontana del Faro e a stazione ferroviaria, “Focolare”, opera che simboleggia gli spostamenti dei migranti climatici. La struttura in legno che sorregge il plexiglass, riporta i colori delle Warming Stripes, le bande di riscaldamento, rappresentazioni grafiche delle variazioni di temperatura misurate in diversi paesi del mondo negli ultimi 100 anni. Attraverso il coordinamento dell’associazione MiCò, l’opera è stata realizzata dal Collettivo Franco di Bologna e ideata dai giovani del progetto CLI.MI di Cuneo, che insieme ad altri gruppi di Biella, Torino e Senegal si sono formati sul tema in questione attraverso interventi di specialisti e hanno vissuto un percorso di attivazione cittadina al fine di realizzare occasioni per permettere alla cittadinanza di riflettere sul tema del cambiamento climatico e dei fenomeni migratori ad esso correlati.
Questo il testo che accompagna l’opera: “Focalare. Cosa faresti se la tua casa andasse a fuoco? Noi scapperemmo. Senza troppo pensarci, cercheremmo rifugio in un posto sicuro. Questa immagine immediata rende tutto più semplice. Ma la crisi climatica non è una casa che va a fuoco all’improvviso, è un processo lungo e graduale, ora sicuramente più visibile e accelerato, ma facile da negare o ignorare. Soprattutto da quella parte di mondo che ha responsabilità su questa crisi che colpisce prima di tutto quell’altra parte di mondo, prima colonizzata, poi saccheggiata, consumata e abbandonata. Il focolare è diventato un luogo invivibile, da cui fuggire. Il rifugio non è poi così sicuro”.
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