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Lunedì 29 aprile 2024

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Da Napoli una storia di riscatto sociale e di speranza

Giovedì 30 novembre al cinema Lanteri una serata dedicata alla cooperativa sociale "La Paranza" e ai giovani del Rione Sanità

La Guida - Da Napoli una storia di riscatto sociale e di speranza

Incontro con la cooperativa La Paranza

Cuneo – Oggi, giovedì 30 novembre, a partire dalle 20.45, il cinema Lanteri ospita una serata dal titolo “I ragazzi del Rione Sanità di Napoli”, con l’intervento di Antonio Iaccarino e di alcuni protagonisti dell’attività della cooperativa sociale “La Paranza”. L’iniziativa è promossa dalla Diocesi di Cuneo e Fossano, in collaborazione con il settimanale La Guida e con il cinema Lanteri. L’entrata è libera.

La cooperativa sociale “La Paranza”

La cooperativa sociale “La Paranza” nasce a Napoli nel 2006, costituita da un gruppo di giovani che vivono nel centro storico della città, in particolare nel Rione Sanità.
Quartiere densamente abitato, un tempo popolato da palazzi nobiliari e oggi degradato e privo di infrastrutture, il Rione Sanità costituisce una sorta di periferia nel cuore della metropoli partenopea. Ubicato ai piedi della collina di Capodimonte, a nord della città, fu tagliato fuori dall’economia cittadina dalla costruzione del Ponte della Sanità, completato nel 1809 ad opera di Gioacchino Murat e realizzato per creare un collegamento diretto tra la collina di Capodimonte, e la relativa reggia, e la parte bassa dell’abitato. Il Rione della Sanità divenne così il luogo della povertà e della delinquenza.
Nel 2002 la parrocchia del Rione viene affidata a don Antonio Loffredo, già parroco nella zona di Poggioreale, che prende dimora presso la Basilica di Santa Maria della Sanità, autentico scrigno di opere d’arte, costruita dai Domenicani sulla cripta che custodisce la più antica immagine della Madonna, risalente al III secolo. Accanto alla cripta si dispiegano le catacombe di San Gaudioso, fino ad allora non visitabili.
Occupandosi dei giovani del Rione, don Antonio si rende conto che molti sono i ragazzi che hanno abbandonato la scuola e che in tanti vorrebbero lasciarsi alle spalle il quartiere. Egli li riunisce, li porta in giro per l’Italia e anche all’estero, affinché possano scoprire il mondo ed iniziare a ragionare sulla propria condizione. Alcuni riprendono così gli studi, altri si iscrivono a corsi di laurea. Don Antonio li aiuta e li trasforma in giovani guide delle catacombe di San Gaudioso, che neppure i Napoletani fino ad allora conoscevano e che nel 2006 diventano visitabili. È in quell’anno che i ragazzi coinvolti nel progetto costituiscono la cooperativa sociale “La Paranza”: dapprima sono volontari, in seguito diventeranno guide professioniste.
Un altro importante patrimonio storico-artistico, tuttavia, che si dispiega per 5800 mq dalla collina di Capodimonte all’ingresso del Rione Sanità, attende di essere riscoperto e valorizzato: sono le catacombe di San Gennaro, visitate da appena 3.000 persone l’anno. Don Antonio raduna, allora, esperti di comunicazione, storici dell’arte, docenti universitari per preparare i suoi ragazzi e trasforma i locali intorno al primo chiostro della Basilica di Santa Maria della Sanità in un piccolo B&B nel quale accogliere i visitatori. La cooperativa “La Paranza”, nel frattempo, partecipa ad un bando di Fondazione per il Sud con un progetto di riqualificazione delle catacombe di San Gennaro e lo vince: il sito viene illuminato e reso accessibile anche alle persone diversamente abili. Iniziano a formarsi i primi gruppi di visitatori e nel 2009 l’Arcidiocesi affida alla cooperativa “La Paranza” la gestione delle catacombe di Napoli. Il numero dei visitatori in breve cresce in maniera esponenziale: dopo il fermo imposto dalla pandemia, nel 2022 esse accolgono 230.000 turisti. La visita comprende le catacombe di San Gennaro, la basilica di Santa Maria della Sanità, le catacombe di San Gaudioso ed il Presepe favoloso, opera di due artisti contemporanei.
Emblema di riscatto sociale e di speranza per il futuro, “La Paranza”, oltre a proporre visite guidate e tour nel quartiere, organizza eventi culturali e meeting. Nel Rione Sanità poco alla volta si costituisce una rete di associazioni e di cooperative che si occupano di doposcuola, sport, lavori di carattere edilizio. Nel 2015 nasce Sanitansamble, l’orchestra sinfonica che si è già esibita davanti a due presidenti della Repubblica e al Papa. I ragazzi ricevono in comodato d’uso uno strumento musicale, mentre i docenti del Conservatorio offrono volontariamente il proprio lavoro, affinchè i giovani possano avvicinarsi alla musica e agli importanti valori di cui essa è portatrice. Oggi esistono due orchestre: una composta da studenti delle scuole superiori e l’altra da ragazzi della scuola media.
Per documentare tutto il lavoro fatto nel Rione Sanità da don Antonio Loffredo e dalla cooperativa sociale “La Paranza” sono stati anche girati due docufilm.

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