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Sabato 27 aprile 2024

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4,7 milioni da Fondazione Crc e Intesa Sanpaolo per gli ospedali cuneesi

Per la Pet al Santa Croce, una Tac a Verduno e la dialisi a Mondovì, e per la telemedicina

La Guida - 4,7 milioni da Fondazione Crc e Intesa Sanpaolo per gli ospedali cuneesi

Cuneo – Sono 4,7 milioni per la sanità del territorio messi a disposiione da Fondazione Crc e Intesa Sanpaolo per tre interventi infrastrutturali a favore dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno e dell’Ospedale Montis Regalis di Mondovì, più il progetto di telemedicina delle due Asl, Cn1 e Cn2. 

L’iniziativa è stata presentata questa mattina durante una conferenza stampa, presso il Rondò dei Talenti di Cuneo, a cui hanno preso parte Alberto Cirio (Presidente Regione Piemonte) e Luigi Genesio Icardi (Assessore alla Sanità Regione Piemonte), Ezio Raviola (Presidente Fondazione CRC), Paolo M. Grandi (Chief Governance Officer Intesa Sanpaolo), Silvia Merlo (Presidente Fondazione Ospedale di Cuneo), Livio Tranchida (Commissario Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle), Giuseppe Guerra (Direttore Generale ASL CN1), Massimo Veglio (Direttore Generale ASL CN2).

I fondi messi a disposizione permetteranno lo sviluppo a Cuneo del Progetto Pet/Tc di ultima generazione, lo strumento di diagnostica per immagini che, in maniera non invasiva, permette di rilevare all’interno dei tessuti corporei eventuali anomalie funzionali e molecolari correlate a diverse. Il progetto è quello perseguito dalla Fondazione Ospedale di Cuneo guidata da Silvia Merlo che vuole garantire al Santa Croce l’acquisizione di un secondo strumento garantisce il soddisfacimento delle richieste di un numero di esami sempre più crescente e lo sviluppo di nuovi radiofarmaci, anche a scopo terapeutico, con un maggiore sfruttamento del ciclotrone in uso alla Medicina Nucleare.

Gli altri due progetti prevedono per l’ospedale di Verduno l’acquisto di una Tac di ultima generazione da installare all’interno del Pronto Soccorso. Ad apparecchiatura e sofware sarà affiancata una formazione teorico-pratica per il personale medico, tecnico e infermieristico. Per l’ospedale la Fondazione finanzia il progetto Dialisi nelle Valli Monregalesi con l’apertura di un centro dialisi presso l’ospedale di Mondovì che ha come primo obiettivo il miglioramento della gestione clinica dei pazienti con malattia renale, acuti e cronici, ambulatoriali e ricoverati, con medio-alto rischio clinico, evitando la necessità di trasferimento presso altre strutture ospedaliere “ad alta intensità di cura” anche extra-aziendali. Il secondo obiettivo è rappresentato dal contenimento dei costi che deriva innanzitutto da una riduzione dei trasporti dei pazienti dializzati cronici residenti nell’area monregalese verso Ceva o verso l’Azienda Ospedaliera di Cuneo (e che oggi ammontano a circa 350.000 euro all’anno). 

A questi tre progetti sugli ospedali c’è poi il progetto telemedicina, finanziato con 1,2 milioni, nato da un lavoro congiunto con le due Asl e con l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle, la cui importanza è emersa con evidenza durante il periodo della pandemia. Alla prima parte di co-progettazione ha fatto seguito la definizione, da parte di ogni Azienda coinvolta, di un progetto biennale di attivazione della Telemedicina sul proprio territorio. 

Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC, dichiara: “Il sostegno congiunto a un progetto così importante, in grado di innalzare gli standard di cura per tutti gli abitanti della provincia di Cuneo e di far crescere i poli ospedalieri di riferimento, conferma la stretta collaborazione tra Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo e la forte sinergia che contraddistingue le scelte di queste due istituzioni, particolarmente attente e sensibili alle esigenze della nostra comunità. La Fondazione CRC è da sempre a fianco della sanità provinciale, grazie a un costante dialogo con gli enti attivi in questo ambito: siamo particolarmente felici di poter estendere al settore della sanità la collaborazione con Intesa Sanpaolo che sta già portando risultati di grande valore in ambito culturale, di sostenibilità e innovazione, nonchè di sostegno al tessuto imprenditoriale”.

Paolo M. Grandi, Chief Governance Officer Intesa Sanpaolo, commenta: “Siamo particolarmente lieti di sostenere un progetto volto a rafforzare la sanità piemontese confermando la centralità delle persone, la loro salute, il loro benessere. Sono valori fondativi di Intesa Sanpaolo, condivisi con la Fondazione CRC in una valorizzazione del rapporto tra pubblico-privato determinante per la crescita del Cuneese. L’iniziativa accresce la sinergia tra la Fondazione e il Gruppo, che negli ultimi anni hanno lavorato insieme alla realizzazione di iniziative congiunte a favore dello sviluppo culturale e sociale del territorio. La sensibilità della banca verso il settore della sanità trova un nuovo passaggio nel solco della donazione di 100 milioni di euro – di cui una parte importante in Piemonte – da noi effettuata all’indomani del manifestarsi della pandemia”.

Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte, sottolinea: “Creare sistema e collaborazione tra pubblico e privato rappresenta anche in ambito sanitario una modalità preziosa per rispondere alle esigenze dei cittadini e raggiungere risultati importanti per il territorio. È quanto contiamo di fare anche con questi interventi destinati al potenziamento tecnologico degli ospedali, con macchinari moderni, precisi e affidabili: la sanità, sempre più innovativa e capillare, rappresenta la sfida centrale di questi anni su cui la Regione Piemonte lavora con impegno e nella quale sa di poter contare sulle realtà del territorio”.

 

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