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Lunedì 29 aprile 2024

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Sguardo di troppo a una ragazza, botte e 30 giorni di prognosi

Tre uomini di origini marocchine rinviati a giudizio con l'accusa di lesioni aggravate a un connazionale, aggredito nel gennaio 2022 in via Roma a Cuneo

La Guida - Sguardo di troppo a una ragazza, botte e 30 giorni di prognosi

Cuneo – In tre lo avrebbero picchiato perché lo ritenevano responsabile di un apprezzamento di troppo alla ragazza di uno dei tre; è la disavventura raccontata in tribunale da A. E., 33enne marocchino che la sera del 14 gennaio 2022 in via Roma all’altezza del Bar 800 venne aggredito da tre uomini, anch’essi di origini marocchine, e picchiato con calci e pugni tanto da procurargli lesioni alle vertebre lombari e traumi all’occhio e al cranio con prognosi di 30 giorni. Per questo motivo i tre uomini (B. S. W., M. M. e W. A.) sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di lesioni aggravate. Lo sguardo di troppo alla giovane si sarebbe verificato pochi giorni prima del pestaggio: “Avevo guardato quella ragazza – ha riferito in aula l’uomo – e degli amici mi dissero di andare subito via perché il suo fidanzato era appena uscito di prigione e mi avrebbe picchiato. Io sono subito andato via. Qualche giorno dopo però mentre passavo da piazza Boves mi hanno aggredito e picchiato lo stesso. Uscivo dal Bingo e stavo andando in via Roma diretto a casa mia quando mi hanno raggiunto e buttato a terra. Poi sono riuscito a scappare a casa, avevo mille euro in tasca e volevo metterli al sicuro. Poi sono tornato indietro, c’era l’ambulanza e la Polizia e sono andato al pronto soccorso”. Dal racconto della parte offesa che non si è costituito parte civile, all’aggressione avrebbero partecipato anche altri tre ragazzi oltre a quelli che poi riconobbe in foto in Questura e che sono stati rinviati a giudizio. “La sera dell’aggressione venimmo chiamati dai residenti che avevano sentito le urla – ha riferito l’agente che era intervenuto sul posto -; quando arrivammo c’erano solo due persone, il giovane picchiato arrivò poco più tardi, tutti lamentavano dolori ma dicevano che era stata solo una discussione e non volevano farsi curare”. Il processo proseguirà il 7 novembre con le deposizioni dei testimoni di difesa.

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