Dogliani – Tra i quattro imputati, agli arresti domiciliari da martedì 29 giugno, dell’operazione “Feudo” condotta dalla Guardia di Finanza di Cuneo, oltre al sindaco di Santo Stefano Roero, Renato Maiolo (alla guida per tre mandati dell’ente, dal 2004 al 2019 e candidato in quell’anno per le regionali con i Moderati), figura anche la sua compagna ed ex segretaria comunale Anna Maria Di Napoli. La dottoressa attualmente svolge l’incarico a scavalco in quattro Comuni, di cui Dogliani è capofila. Per loro l’accusa è quella di peculato, truffa aggravata ai danni dello Stato e turbativa d’asta per i fatti accaduti a Santo Stefano Roero.
Tale situazione ha sollevato l’indignazione del gruppo di minoranza che, nel richiedere le dimissioni dell’attuale giunta per la salvaguardia del buon nome di Dogliani, fa rilevare il fatto che, pur essendo i componenti a conoscenza degli atti in corso nei riguardi della dottoressa Di Napoli (alla data di assunzione in carica erano già apparsi articoli sui giornali locali), non ha fatto una logica e necessaria riflessione sull’opportunità di avvalersi di tale collaborazione.
Da qui è scaturita l’assenza del gruppo alla seduta consigliare del 30 giugno, anche se è stata garantita la presenza di un segretario supplente.
“Pur senza mettere in discussione la capacità e le nozioni lavorative della segretaria comunale – scrivono i consiglieri di opposizione -, la minoranza non ritiene più possibile continuare la collaborazione finché non venga chiarita la sua posizione, pur riconoscendo che ad oggi non esiste condanna, per cui riteniamo la stessa innocente fino a prova contraria. Non ci sono motivazioni personali dietro a questa lettera, ma un atto dovuto ai doglianesi. La motivazione primaria di questa richiesta di dimissioni dell’attuale giunta è la sfiducia che la popolazione ricaverà dalla scarsa lungimiranza nella scelta di collaboratori di così alto profilo alla guida di una città come Dogliani”.
“Umanamente spero che la dottoressa Di Napoli possa chiarire al più presto la sua posizione, da noi ha sempre svolto al meglio la sua funzione – dice il sindaco Arnulfo -. Viste le scadenze urgenti, per il consiglio del 30 giugno abbiamo provveduto alla sostituzione provvisoria con la collega del Comune di Mondovì. Siamo in contatto con la Prefettura e nei prossimi giorni ci sarà comunicato cosa fare. Noi non sapevamo nulla di quanto è accaduto e non ci è stato mai segnalato niente”.