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Giovedì 25 aprile 2024

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Siccità e rischio incendi, ancora stato di massima pericolosità

La Regione rimane in allerta con tutto il sistema operativo antincendi e di Protezione civile

La Guida - Siccità e rischio incendi, ancora stato di massima pericolosità

Cuneo – Il peggioramento delle condizioni meteo e le precipitazioni attese per i prossimi giorni rendono meno pericoloso ma non meno grave il problema della siccità, con il rischio di incendi: dalla Regione viene sottolineato che la situazione rimane di massima pericolosità e che non ci possono essere deroghe.
“Vista la situazione di perdurante siccità, con precipitazioni che non si prevedono nel breve periodo, tutto il Sistema operativo regionale antincendi boschivi continua a essere allertato sull’intero territorio regionale, pronto a intervenire in caso di necessità – afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Alberto Valmaggia -. È evidente che, a fronte di un quadro come questo, non è possibile concedere alcuna deroga all’accensione di fuochi a quanti in questi giorni la stanno chiedendo. Anzi, si ricorda che tutte le violazioni di legge sono perseguibili penalmente”.
Dal 1° gennaio, nei numeri diffusi dall’ente, si sono verificati 77 roghi in Piemonte, con interventi di 643 volontari, 219 mezzi, due canadair e due elicotteri regionali; di questi incendi, 11 sono stati nel cuneese, con l’intervento di 42 volontari e 13 mezzi. “Numeri allarmanti che non ci consentono di derogare dallo stato di massima pericolosità nonché dall’applicazione della nuova legge di contrasto agli incendi boschivi”, aggiunge Valmaggia.
La Protezione civile del Piemonte ricorda che, secondo la legge, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, sono vietate le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile, accendere lampade cinesi, o compiere ogni altra azione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio. È inoltre vietato l’abbruciamento di residui vegetali, o compiere ogni altra azione che possa creare comunque pericolo di incendio.
“È utile anche ricordare – conclude Valmaggia – che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva” (immagine di repertorio).

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