Cuneo – In questi oltre 12 mesi di pandemia la situazione per un’attività come una pizzeria è cambiata continuamente e cercare di adeguarsi di volta in volta alle nuove disposizioni e possibilità è stato inevitabile. Anna Maria Coccorullo, una dei soci titolari della Pizze- ria Express di corso Nizza a Cuneo, ricostruisce l’anno del suo locale, imprevedibile e senza mai neanche una minima certezza: “Ci siamo dovuti reinventare e lo stiamo continuando a fare, sperando che prima o poi le cose tornino a una qualche normalità. Anche quando abbiamo potuto riaprire con i clienti ai tavoli si sentiva che c’era qualcosa di diverso – racconta Anna Maria -, a parte il primissimo periodo di riapertura quando la gente era ancora un po’ timorosa e confusa, anche do- po, nel periodo estivo, le cose erano molto diverse. In settimana dopo le 21.30 non avevamo più clienti, il sabato si arrivava magari fino alle 23, ma molto difficilmente si andava oltre”.
Ad aiutare a restare a galla il servizio di asporto: “Un dato che abbiamo riscontrato è l’aumento dell’asporto rispetto a un anno normale. Un’altra cosa che ho notato è che la gente ha proprio voglia di venire a ritirare le pizze: per fare due chiacchiere con noi mentre aspetti di ritirare. È la voglia di normalità. E ci permette almeno di non interrompere il rapporto con i clienti”.
“La cosa peggiore è il riaprire a singhiozzo senza sapere quanto rimarrai aperto. Non hai progettualità nel lavoro, non puoi fare nulla di nuovo o di programmato”.