Cuneo – Sull’area intorno al capoluogo nella prima parte della mattinata è tornato a splendere il sole, che ha mostrato anche lo spettacolo delle montagne innevate, ma intanto su buona parte del basso Piemonte le previsioni non fanno sperare troppo bene, e soprattutto l’acqua continua a far paura, per i livelli di rischio idrogeologico su tanti corsi. Le previsioni indicavano pioggia fino a metà giornata, mentre in diverse zone ha smesso qualche ora prima o comunque i problemi si sono in parte attenuati, pur lasciando una scia di esondazioni, danni e paura, che ha riportato alla memoria il 1994, con il suo tributo di vite umane e di devastazione. I fiumi (nella foto, la cartina del rischio idrogeologico apparsa in mattinata sul sito della Regione) continuano a essere sorvegliati speciali, con il livello di rischio che rimane attestato a quota tre (il massimo) per Tanaro e parte del cuneese, oltre a diverse zone nel torinese. Intanto si inizia la conta dei danni, per verificare le situazioni sul territorio, e dove possibile si prova a tornare a una situazione più normale, a partire dalla riapertura al traffico di alcuni tratti di strada.
