Caraglio – Fino a domenica sera “Sconfinamenti Festival”, iniziativa dell’associazione culturale Contardo Ferrini, racconta l’attualità attraverso incontri e ragiona sul rapporto tra conoscenza e paura, per superare i confini: dopo la proiezione di un film la prima sera, giovedì 4 (“Un paese di Calabria”, documentario che racconta l’esperienza di accoglienza di Riace, il cui sindaco Domenico “Mimmo” Lucano è stato arrestato martedì per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) ecco il programma per il fine settimana.
Con “Sconfinamenti Festival” gli incontri sono “itineranti” e trattano argomenti di attualità distanti tra loro, ma accomunati dalla presenza di una frontiera da superare: la robotica al servizio dell’uomo, il ritorno del lupo nelle nostre valli, le nuove forme di conservazione digitale dei documenti storici, l’accoglienza e l’immigrazione.
Venerdì 5 ottobre alle 18, presso la sala della Croce Rossa (piazza Don Ramazzina), “In mezzo al bosco ci stanno i lupi”, incontro con la zoologa Francesca Marucco. La serata prevede due ospiti d’eccezione. A partire dalle 20.30, al Teatro Ferrini, Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino, parlerà di “Nessuna frontiera alla solidarietà”. Riconosciuto come costruttore di pace di autorevolezza mondiale, Olivero, cha a più riprese è stato candidato al premio Nobel per la pace, ha iniziato a operare nell’assistenza agli emarginati fin dagli anni ’60. Sotto la sua direzione e con l’aiuto di centinaia di volontari, negli anni ‘80 fu avviato l’Arsenale della Pace, istituzione che nel corso dei decenni ha accolto e portato al reinserimento nella società tantissime persone in difficoltà. Chiuderà la serata il concerto dei ragazzi del “Coro Moro”.
Sabato 6 alle 14.30, al Civico Istituto Musicale, “Il ritmo che mi porto dentro”, laboratorio musicale per bambini e ragazzi (6-14 anni) e alle 16, al Teatro Civico, “Il robot in mezzo a noi”, incontro con il caragliese Arturo Baroncelli, manager della Comau (gruppo FCA) e figura di primo piano a livello mondiale nel settore robotica industriale. Ad ospitare gli eventi in programma nella serata sarà invece l’ex chiesa di San Paolo: alle 19.30 “Sconfinatamente jam-session” degustazioni, musica e performance e, alle 21.30 concerto dei “Mistral Pusher”.
La giornata di domenica si aprirà alle 11, al Teatro Civico, con la presentazione del progetto di archiviazione digitale dei documenti storici della Valle Grana. Nel pomeriggio, alle 15, nei locali del Filatoio, in anteprima assoluta per il cuneese, andrà in scena lo spettacolo “L’anciovè sota process”, storia di un uomo che a causa dei postumi di uno strano sogno, riesce solo più a parlare in piemontese e si ritrova in una terra in cui quella lingua non è più ricordata da nessuno. Viene quindi scambiato per un migrante, uno straniero e processato per direttissima. Alle 16, sempre al Filatoio, “Oltre i confini della famiglia – La conquista femminile dello spazio pubblico tra Settecento e Novecento”, tavola rotonda a cura del CDS di Torino e dei Laboratori di ricerca storica delle Valli Grana e Stura e, a seguire, inaugurazione della mostra “Sconfinamenti – Percorsi di reportage in Valle Gesso” a cura di Luca Prestia, Erika Liffredo, Raffaella Simonetti e Giorgio Ariaudo.
Info: www.sconfinamenti.it.