Nel segno della cultura si apre questa sera sabato 6 settembre il “Settembre peveragnese”. A partire dalle 20.45 nell’ambito della rassegna “Assaggi 2025 – In contrasto”, organizzata e coordinata dalla Compagnia del Birùn, sul prato della cappella di San Giorgio, la Compagnia Salz presenta lo spettacolo teatrale “Filio dello spedale”, a cura della regista Alice Bignone con Ermanno Rovella.
“La rappresentazione, che ha all’attivo oltre quaranta repliche tra Piemonte, Lombardia, Toscana, Liguria ed Emilia Romagna – raccontano gli organizzatori – è inserita nel progetto Teatro nei Rifugi patrocinato dalla Fondazione Nuto Revelli, dall’Ente Parco Alpi Marittime, dall’Associazione Gestori Rifugi Piemonte. Fa parte di un trittico di spettacoli (nel 2023 la Compagnia del Birùn aveva ospitato il primo, dal titolo “Lidia storia di una masca”) nati dal lavoro di ricerca e recupero della memoria contadina italiana, che da anni la Compagnia Salz promuove e fa conoscere nei teatri e nelle scuole”.
Uno spettacolo denso di storie e di emozioni riassunte nella vita di Michè, una vita vissuta nel contrasto tra l’essere uomini secondo una rigida mentalità patriarcale e l’essere uomini in quanto umani.
Un uomo non piange. Un uomo lavora. Col petto in fuori e la testa china. Questa è la via che segue Michè per tutta la sua vita. Orfano da che ricorda, non ha mai conosciuto l’amore di un genitore. Lo spedale, l’orfanotrofio, lo ha affidato ad una famiglia di contadini che più’ che il pane e il letto non può dargli. Ma la magia arriva proprio quando ne hai bisogno. Un giorno, rifugiatosi a piangere nella stalla, incontra una gatta che lo adotta, diventando sua madre. Mentre il gruppo di amici di sempre lo chiama Prugnetta, femminuccia, è proprio la gatta a ricordargli che nella vita bisogna essere buoni, no uomini”.
L’accesso alla serata è a piedi, libero e gratuito.