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Giovedì 3 luglio 2025

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Un racconto inedito sulla Ferrovia delle Meraviglie al Movicentro di Cuneo (video)

Testimonianze sulla Cuneo-Ventimiglia-Nizza diventano un filmato visibile a Cuneo e Ventimiglia

Cuneo

La Guida - Un racconto inedito sulla Ferrovia delle Meraviglie al Movicentro di Cuneo (video)

Dalla collaborazione tra il Fai e la Scuola Holden  è nato un racconto inedito sulla Ferrovia delle Meraviglie, che si compone di più mezzi espressivi intrecciati tra loro, con protagonista il fumettista Claudio Marinaccio, che ha percorso il viaggio in treno e raccolto una serie di testimonianze attraverso gli incontri con chi vive questo articolato territorio, per tracciarne non solo la storia passata, ma anche e soprattutto il suo presente, con le sue criticità, e il futuro con le sue potenzialità. Tutte le persone incontrate, così come i tanti comitati – oltre dieci realtà tra Italia e Francia – che hanno partecipato alla raccolta voti al censimento e che hanno in parte contribuito a raccogliere racconti e punti di vista, spiegano infatti come la linea ferroviaria sia essenziale per la vita quotidiana del territorio, come pure per lo sviluppo di un turismo slow, che voglia scoprire i borghi, le loro tradizioni, la natura, la geologia e la storia. Come ha raccontato Silvia Sandrone, archeologa cuneese che tutti i giorni si sposta in treno a Tende, dove dirige il Museo delle Meraviglie, il cui nome deriva dalla valle che ospita uno dei più importanti siti di incisioni rupestri d’Europa. In molti, inoltre, hanno sottolineato come il confine politico sfumi nella percezione della popolazione che un tempo abitava un territorio unificato nell’importante “Contea di Tenda”, come Marilène Pesce Durero, proprietaria di uno storico bar, nata italiana e diventata francese. Un territorio che trova nell’attualizzazione delle tradizioni e delle risorse naturali uno dei suoi punti di forza, come testimonia l’apicultore Alberto Dalmasso, che spesso utilizza il treno per trasportare la sua produzione, o il musicista Silvio Peron, che negli anni Ottanta lavorava a Torino al lavaggio proprio dei treni della Ferrovia delle Meraviglie e che si è trasferito a Robilante per insegnare fisarmonica, o ancora Charlie Buzenet, che ha raccontato l’attività del Conservatorio della Castagna, dove l’utilizzo di una risorsa caratteristica della valle diventa anche luogo di sperimentazione di tecniche sostenibili per contrastare il cambiamento climatico.

Il progetto “A bordo della Meraviglia” dà spazio anche al racconto della storia della ferrovia, strettamente legata alla storia del territorio come un luogo di passaggio, di scambio tra popolazioni e di incontro tra culture e tradizioni. Il tracciato fu pensato a metà Ottocento da Cavour, per collegare il Piemonte a Nizza, allora sabauda. La lunga gestazione progettuale, dovuta alle molte complessità ingegneristiche – in 96 km la ferrovia supera un dislivello di mille metri grazie a ponti e viadotti e percorre molti tratti in galleria – e la cessione di Nizza alla Francia, avvenuta nel 1860, portò alla creazione della deviazione per Ventimiglia, proposta dal deputato ligure Giuseppe Biancheri. La ferrovia fu costruita a partire dal 1882 e inaugurata il 30 ottobre 1928. Riportò gravissimi danni durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le truppe tedesche in ritirata fecero saltare numerosi viadotti e fu riattivata solo nel 1979, grazie a un accordo italo-francese. Tuttavia, la mancanza di una politica di rilancio aveva portato a una minaccia di dismissione, sventata nel 2013 anche grazie a un intervento di sensibilizzazione del FAI. Nonostante un investimento dello Stato italiano di 29 milioni di euro per manutenzioni e ammodernamenti, le corse sono state progressivamente ridotte a due al giorno, ma con la tempesta Alex la ferrovia è tornata ad assumere un rilievo vitale. Ad oggi sono previste quattro corse al giorno ed eccezionalmente, da luglio a settembre 2025, sono in programma viaggi su treni aggiuntivi, che comprendono la tratta da Ventimiglia a Nizza, e su treni storici da Ventimiglia e Tenda.

I racconti sono stati selezionati dall’autore cuneese Raffaele Riba, docente alla Scuola Holden, e l’essenza degli incontri è stata cristallizzata da Claudio Marinaccio in una storia a fumetti. Marinaccio è stato anche il protagonista del viaggio ripreso da una troupe, con un progetto che si è evoluto nel tempo e che, oltre a una serie di video brevi, ha portato alla realizzazione di un vero e proprio documentario di mezz’ora, realizzato dal regista Davide Cerreja Fus. Tutti i materiali sono raccolti nel sito dedicato al progetto www.abordodellameraviglia.com, ma una presenza fisica sul territorio è assicurata dalle installazioni realizzate presso il Movicentro di Cuneo e la stazione ferroviaria di Ventimiglia, nelle due testate italiane della Ferrovia delle Meraviglie.
Altri pannelli informativi sono in fase di collocazione nelle principali località toccate dal treno, da Borgo San Dalmazzo a Limone Piemonte, ad Airole e Olivetta San Michele. Il totem è stato inaugurato oggi mercoledì 2 lugliom da Daniela Brumo, direttrice culturale Fai e dal vice sindaco di Cuneo Luca Serale.

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