Dall’Italia all’Oceania, storie di migranti italiani in Nuova Caledonia” è il titolo della serata che Cristina Bessone, ricercatrice di Trinità, terrà venerdì 21 febbraio alle ore 21, nell’Auditorium della Biblioteca comunale di Bussero, nel milanese, per presentare il frutto delle sue ricerche in questo paese dell’Oceano Pacifico. Organizzata nell’ambito del “World Anthropology day Milano-Torino 2025”, la serata sarà un viaggio attraverso parole, fotografie e immagini nella vivace comunità italiana della Nuova Caledonia.
“I primi italiani sono arrivati lì a metà dell’Ottocento, altri sono giunti più di recente”, precisa Bessone. “Lo scorso anno ho incontrato i loro discendenti, molti dei quali stanno riscoprendo le loro origini”.
Dottoranda presso l’Università di Milano-Bicocca, Bessone ha condotto otto mesi di ricerche negli archivi della Nuova Caledonia e intervistando decine di famiglie dei migranti italiani. Si è trattato di contadini, minatori, muratori e imprenditori edili, condannati ai lavori forzati, missionarie della Società di Maria, commercianti, professionisti della gastronomia, medici e infermieri; migliaia di italiani e italiane, che sono andati a vivere in quella che fino alla Seconda guerra mondiale era una colonia francese e ora è un Paese d’Oltremare francese. Alcuni sono giunti anche dal Piemonte, come Cristoforo Gastaldi, partito da Peveragno nel 1866 e giunto l’anno dopo in Nuova Caledonia, dopo un percorso piuttosto travagliato. Lo scorso anno Bessone ha rintracciato e intervistato il suo bis-nipote, Roger Gastaldi, che è presidente dell’associazione sportiva Va’a (la canoa polinesiana) di Nouméa e che le ha raccontato la storia della famiglia Gastaldi in Nuova Caledonia.