Dopo l’8 settembre 1943, circa quattromila prigionieri alleati detenuti nei campi di concentramento del Piemonte riuscirono a evadere, molti raggiunsero le formazioni partigiane. Aiutati, superarono le linee del fronte, alcuni raggiunsero la Francia, altri la Svizzera e in qualche caso la Corsica. Braccati, vennero soccorsi, nascosti, protetti e sfamati; tutto ciò fu possibile grazie anche all’appoggio incondizionato e generoso che diedero loro le donne e gli uomini delle nostre montagne che non erano di sentimenti fascisti, molti avevano combattuto nella Grande Guerra e ne conoscevano l’orrore…
Il coordinamento degli aiuti alle formazioni partigiane e al Servizio X agli ex POW e agli equipaggi alleati paracadutati in territorio nemico, fu raggiunto con l’accordo tra Duccio Galimberti e il Magg. Neville Darewski e il Cap. Andrew Flyght della Special Force Number One, il 13 agosto 1944 all’Osteria del Molino di Valloriate.
Testimone di quell’importante incontro fu il Ten. Aldo Sacchetti responsabile del Servizio X che racconta:
Ricordo l’incontro a Valloriate all’Osteria del Molino tra il maggiore inglese Neville Darewski e Duccio per un unico comando delle formazioni partigiane ed un maggior coordinamento e sostegno agli ex POW e agli equipaggi alleati paracadutati in territorio nemico. In segno di apprezzamento per il supporto offerto agli Alleati dispersi oltre le linee, l’ufficiale inglese promise di intensificare gli aviolanci di rifornimento alle formazioni GL. Dopo quella pur breve riunione, il pomeriggio Galimberti raggiunse Torino e Darewski con il Cap. Andrew Flyght proseguì per Pieraporzio.
Rividi Duccio per l’ultima volta il 28 agosto 1944, nelle Langhe a Roccacigliè in occasione del convegno indetto tra i Comandanti del Piemonte e per l’incontro con il Generale Alessandro Trabucchi “Penotti” del CLN per discutere sul comando unico delle formazioni partigiane. Ero con Dino sul terrazzo dell’albergo durante una pausa delle discussioni e fui avvicinato da Duccio, mi salutò con una punta di amarezza e si complimentò con quanto stavamo facendo con il Servizio X. Non rivolse parola a Dino.
Ricambiai con più affetto i saluti e mi complimentai per la brillante opera che svolgeva a Torino. Quando gli raccomandai di non esporsi troppo, mi sorrise come ai vecchi tempi…
Dopo quell’incontro, nelle valli Grana, Maira ed Ellero, furono costituite vere e proprie reti di soccorso e smistamento di Alleati in fuga.
In valle Stura a Paraloup, dopo l’arrivo dell’equipaggio americano del Liberator B24-D “Yankee Doodle Dandy” abbattuto sui cieli di Andonno l’11 novembre 1943 e del gruppo di ex POW inglesi proveniente dai Damiani in valle Grana il 17 gennaio 1944, la borgata fu segnalata dalla Special Force Number One come Point of Support. A settembre del 1944 nei luoghi di raccolta trovarono rifugio, in attesa di raggiungere le linee alleate, numerosi ex POW ed equipaggi alleati.