Serata di festa e di grande musica, ieri sera (mercoledì 27 marzo) alla Bertello di Borgo san Dalmazzo per celebrare i 10 anni dell’Orchestra Provinciale Giovanile. Un’orchestra unica e speciale, i cui componenti cambiano ogni anno. A suonare sono infatti i ragazzi e le ragazze delle classi terze delle 12 scuole medie ad indirizzo musicale attive in provincia di Cuneo: Alba, Bra, Boves, Borgo San Dalmazzo, Busca, Cuneo “D’Azeglio”, Dronero, Fossano, Mondovì, Racconigi, Saluzzo, Savigliano che insieme hanno dato vita alla rete provinciale “SettimaDiDominante”.
Il debutto avvenne il 1° aprile 2014, proprio all’ex Tipografia Bertello, dove la formazione è tornata per il decennale. Ad esibirsi 230 strumentisti (in rappresentanza di 9 delle 12 scuole aderenti), accompagnati dal Coro (un’ottantina di elementi) dei Licei Musicali di Alba e Cuneo che dal 2023 partecipano al progetto. Circa 40 i docenti coinvolti, impegnati nel non semplice compito di amalgamare e armonizzare tante esperienze diverse.
Violini, violoncelli, chitarre, flauti, sassofoni, clarinetti, pianoforti, percussioni, oltre alle voci di singoli e coristi, sono stati i protagonisti di una serata entusiasmante, che ha visto i docenti alternarsi al podio per la direzione, davanti a diverse centinaia di persone che non hanno lesinato gli applausi.
Programma variegato e trascinante, con un tributo ai Queen, qualche citazione cinematografica (What a feeling, I pirati dei Caraibi), un omaggio alla lirica (Nessun dorma), una Salsa compilation, ma anche pagine meno note come Palladio, Skyfall, Allorquando apparirà una stella.
“Le ragazze e i ragazzi questa sera ci dimostrano due cose – ha rimarcato la sindaca Roberta Robbione -. Primo: che non è vero che i giovani d’oggi non hanno né arte né parte, anzi hanno molto da insegnarci. E poi ci dicono che lavorare in rete è l’unico modo che ci porta a costruire percorsi interessanti”. Il progetto ha avuto il sostegno dell’Ufficio Scolastico Provinciale e della Fondazione Crc.
In programma due repliche: il 5 giugno al parco di Racconigi, la sera successiva a Mondovì. Un modo anche per promuovere il territorio, valorizzando le peculiarità artistiche, monumentali e paesaggistiche, in linea con uno degli obiettivi trasversali del progetto.