Può anche suonare un po’ “grossolano” il termine manutenzione che l’autore sceglie di applicare ai sensi. In realtà, leggendo l’esperienza di Leonardo, Martino e Nina risulta effettivamente costellata di continue correzioni di rotta per supportare i fragili equilibri intorno a cui costruire il loro rapporto.
Nella famiglia di Leonardo irrompe Martino, un bambino che gli è stato affidato provenendo dall’orfanotrofio dove la moglie fa volontariato. I problemi si moltiplicano quando improvvisamente l’uomo ormai cinquantenne rimane vedovo e si scopre che il piccolo è affetto dalla sindrome di Asperger. Sono “due disadattati sotto lo stesso tetto”, dice senza mezze misure Nina l’altra figlia dalla vita intensa vissuta “dall’altra parte del Mare Oceano”.
Solo all’apparenza sembra distaccata. In realtà Nina sa essere presente quando è il momento, sa trovare il lato giusto da cui affrontare le situazioni. È un sostegno per Leonardo quando il rapporto con Martino, immerso nei suoi “pensieri carsici”, si fa teso. È vero, sono “poli dello stesso segno”, quindi si respingono, ma forse qualche speranza c’è.
Proprio in questo cammino di crescita del rapporto sta quella “manutenzione” del titolo dove ognuno rimane quello che è, ma si dispone in modo diverso verso l’altro, magari rivelando sfumature nuove di se stesso. Al punto che il medico Rambaldi arriva a dire di Leonardo che è un uomo fortunato per avere accanto il ragazzo.
Così il ritirarsi in alta montagna in una casa che appare “avamposto di frontiera col ponte levatoio sempre sollevato”, risulta una scelta opportuna per la crescita di entrambe, per imparare ad aprirsi e “prendere il meglio che si riesce a spremere da ogni giorno”.
La manutenzione dei sensi
di Franco Faggiani
Editrice Fazi
euro 16