Bra – Una serata un po’ diversa, con tanti spunti di riflessione sul senso della vita, quella svoltasi nel Convento dei frati Cappuccini venerdì 14 aprile. Nel corso dell’incontro, è stato presentato il nono libro “Che meraviglia! Storie di vita intensamente vissute” (Velar, 15 euro) del giornalista Alberto Burzio (Barba Bertu), collaboratore del settimanale ‘La Guida di’ Cuneo.
Il frate poeta Oreste Fabbrone ha accolto con il sorriso tutti, sottolineando che “Barba Bertu da anni è un amico dei frati, dei quali raccoglie volentieri le storie: questa settimana su ‘La Guida’ c’è la storia del nostro padre Stefano Campana, originario di Busca”. Il giovane frate Davide Uziard ha suonato una danza allegra della valle Varaita. Il medico Diego Rosso, urologo a Savigliano (uno che mette sempre i malati al primo posto) ha parlato dei malati che accompagna a Lourdes. Toccanti le testimonanzie portate da Piera e Claudio Fogliato di Ceresole d’Alba, da Graziella Villois di Saluzzo e da Beppe Leardi di Lequio Tanaro che hanno in comune la prova più difficile che la vita ci possa riservare: la perdita degli amati figli.
E’ stata ricordata la bella figura dell’indimenticabile eremita di Limonetto, frate Francesco Maria Bono. Burzio ha sottolineato che “è una delle più belle storie che ho raccolto nei miei libri, e frate Francesco, quando arrivava da lui una madre che aveva perso un figlio, si metteva a piangere: «Sto in silenzio. Cerco di farmi carico del suo dolore e offro al Signore la sua sofferenza: è la più grande preghiera, solo Dio può aiutare. C’è chi si crea dei problemi, ma c’è chi li ha veramente». Il professor Mario Deltetto ha raccontato “come è nata, un po’ per scherzo, la storia del vino di Sampeyre”. Frate Davide Uziard ha raccontato la sua esperienza nell’‘Opera San Francesco per i poveri’ dei Cappuccini di Milano, “dove vengono distribuiti ogni giorno 2.500 pasti ai poveri”. All’Opera sono andati gli utili della serata.